A A+ A++
20/6/2011
Scorcio di Dubrovnik attraverso un'apertura a forma di fiore, coinvolta nel conflitto dei Balcani.
© UNESCO/Yvon Fruneau

Una Commissione sulla verità per ricostruire i dieci anni di guerra in ex Jugoslavia: la proposta di una coalizione di organizzazioni della società civile della regione balcanica

Oltre 1.700 tra ONG, associazioni, media, enti religiosi e singoli individui provenienti da tutta la regione balcanica sono i protagonisti della “Coalizione per la Rekom”, iniziativa volta a promuovere l’istituzione di una Commissione indipendente sulla verità che possa ricostruire i fatti riguardanti le vittime e le violazioni dei diritti umani perpetrati tra il 1991 e il 2001 nel territorio della ex Jugoslavia.

La campagna, iniziata lo scorso aprile, ha come obiettivo quello di raccogliere un milione di firme entro il 30 giugno, per poter chiedere a parlamenti e governi dei Paesi della ex Jugoslavia la creazione di un’istituzione che sia in grado di raggiungere una visione condivisa della storia recente, superando quelle derive nazionalistiche che negli ultimi anni hanno spesso caratterizzato il narrato della regione balcanica, e dando voce a tutte le vittime del conflitto.

I presidenti di Croazia e Serbia, Ivo Josipović e Boris Tadić, e il primo ministro del Montenegro, Igor Lukšić, hanno già firmato la petizione assieme ad altre personalità politiche.

Nelle intenzioni delle organizzazioni proponenti, la Rekom prende la forma di una commissione regionale inter-statale, composta da 20 membri di elevata statura morale, sostenuta economicamente dai diversi governi e con il solo mandato di informare il pubblico. Unitamente alla ricerca della verità dei fatti, la commissione dovrà occuparsi anche della questione dei dispersi, ad oggi ancora 14.500.