Corpi Civili di Pace

Rifinanziati i Corpi Civili di Pace: il Parlamento Italiano ha convertito in legge il decreto-legge 14 marzo 2025

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Il 7 maggio 2025, il Senato ha convertito in legge il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, apportando alcune modifiche al testo originale. Questo importante provvedimento legislativo contiene disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

Tra le modifiche più rilevanti apportate durante il processo di conversione, spicca l’introduzione dell’articolo 4-bis, che riguarda i Corpi Civili di Pace (CCP). Questa disposizione autorizza un finanziamento di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, garantendo così la prosecuzione delle attività dei CCP.

Il rifinanziamento dei Corpi Civili di Pace rappresenta un importante passo avanti nel sostegno a interventi civili nonviolenti in aree di conflitto, a rischio di conflitto o di emergenza ambientale. Questa decisione riflette l’impegno del Parlamento nel promuovere attività di mediazione, dialogo e promozione dei principi democratici, in linea anche con gli obiettivi della Risoluzione ONU su Giovani, Pace e Sicurezza.

La stabilizzazione di questo finanziamento per i prossimi tre anni garantirà quindi la continuità di progetti cruciali per la prevenzione dei conflitti e la gestione delle emergenze a livello internazionale. Infatti, i Corpi Civili di Pace operano in una vasta gamma di settori cruciali per la promozione della pace e della stabilità. Si occupano inoltre del monitoraggio dei diritti umani e del diritto umanitario, nonché di attività di sostegno a profughi, sfollati e migranti. I Corpi Civili di Pace svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella trasformazione nonviolenta dei conflitti, contribuendo alla costruzione di società più resilienti e pacifiche.

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