A A+ A++
12/8/2020

Unione Europea: la tratta di essere umani non ha spazio nelle nostre società

In occasione della Giornata internazionale contro la tratta di essere umani l’Unione Europea ha ribadito il suo impegno ad accrescere la consapevolezza su questa questione spesso invisibile, ma ancora presente nelle nostre società.

Contrariamente a ciò che ci si aspetta, la tratta di esseri umani è ancora una realtà. Più di 20 milioni di persone in tutto il mondo sono vittime della schiavitù moderna, costretti al lavoro forzato e visti come una risorsa di organi o per lo sfruttamento sessuale.
I dati disponibili rappresentano solo una percentuale di ciò che si sa. Recenti rapporti hanno sottolineato che le donne e le bambine rimangono ancora la stragrande maggioranza delle vittime (rispettivamente 66% e 13%). I numeri aumentano ancora di più per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale, le donne e le bambine rappresentano il 98% delle vittime. Gli uomini hanno più probabilità di finire nelle catene di manodopera intensiva.

L’Unione Europea lavora per la prevenzione e il contrasto alla tratta di esseri umani con azioni sul campo e la collaborazione a livello locale e internazionale. La proibizione della tratta di esseri umani è espressa nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (art. 5.3) e contrastare il fenomeno è una delle più importanti priorità dell’Unione. È stato concepito e messo in pratica un approccio globale per prevenire la tratta di essere umani, perseguire i criminali, proteggere le vittime ed instaurare collaborazioni. Il quadro legale di queste azioni è ancorato nella direttiva dell’Unione Europea contro la tratta invocando e mettendo in azione il motto “Insieme contro la tratta di essere umani”.

La tratta di esseri umani specifica di genere viene riconosciuto dall’UE e ciò implica che le misure di assistenza e supporto fornite dall’Unione Europea devono anch'esse essere specifiche di genere. La vulnerabilità dei bambini non può essere ignorata e mette in luce l’importanza della prevenzione e della protezione delle vittime e delle potenziali vittime minori.

L’ambizione di sradicare la tratta di esseri umani è rafforzata dal Piano d’Azione per i Diritti Umani e la Democrazia 2020-2024 dell’Unione Europea. Alla sua presentazione, l’Alto rappresentante Josep Borrell ha dichiarato che “situazioni di crisi, come quella attuale della pandemia Covid-19, pongono delle sfide particolare all’attuazione e protezione dei diritti umani e mettono il funzionamento delle democrazie alla prova. Questa è un’opportunità per l’Europa di lottare per i suoi valori ed interessi. Abbiamo bisogno del coraggio e dell’ambizione per far fronte a queste sfide insieme”.

Il coordinatore antitratta dell’UE si assume la responsabilità di migliorare la coordinazione e la coerenza tra le istituzioni europee, gli Stati membri e gli attori internazionali e di sviluppare le esistenti e le nuove politiche europee per contrastare la tratta di esseri umani. Il partenariato con Paesi terzi, regioni e organizzazioni a livello internazionale è ugualmente importante per creare un impatto a livello globale. Nel 2009 l’Unione Europea ha concordato per un Action Oriented Paper per raggiungere tale obiettivo.

Per rendere omaggio e per ricordare la necessità di sradicamento del crimine, l’Unione Europea ha deciso di proclamare il 18 ottobre la Giornata europea antitratta e ogni anno vengono organizzati svariati eventi dalle autorità nazionali, società civile e una vasta gamma di attori.