© Università degli Studi di Padova - Credits: HCE Web agency
Si sono svolti a Ginevra la scorsa settimana (7-11 novembre) incontri fondamentali per l’esito della Conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio, che si terrà il prossimo mese di dicembre a Hong Kong.
-I negoziatori dei 27 maggiori Paesi membri del WTO, nella hanno riconosciuto che tali incontri volti a finalizzare intese sui vari capitoli negoziali, non hanno sortito l'effetto desiderato.
-Il Direttore generale del WTO, Pascal Lamy ha chiesto agli Stati un nuovo “spirito negoziale”.
-Il commissario al Commercio dell’Unione euuropea, Peter Mandelson, ha affermato che "questi giorni sono stati utili non per ridurre le differenze, ma per chiarirle". "Le distanze sono notevoli - ha dichiarato Mandelson - , il mio timore è che le aspettative per Hong Kong diminuiscano, causando un complessivo ridimensionamento delle ambizioni sull'intero round".
-Anche Mandelson concorda che a rischio ormai è l'intero ciclo negoziale lanciato nel 2001 a Doha.
-All’origine dei contrasti ancora la questione agricola: Stati Uniti e Unione europea hanno affermato compatti che l’agricoltura non debba più essere considerata la priorità centrale del ciclo negoziale di Doha. Ciò ha provocato la reazione veemente dei Paesi del G20, gruppo che rappresenta gli interessi degli Stati emergenti del sud del mondo.
16/7/2009