2010: Anno Internazionale della Biodiversità e del Ravvicinamento delle Culture
Il 2010 sarà l’Anno Internazionale dedicato ad una duplice emergenza: una legata all’alterazione ecologica del pianeta e l’altra ad una improrogabile necessità di crescita culturale.
La biodiversità svolge un ruolo vitale per il benessere umano e per il mantenimento dell’equilibrio ecologico della Terra: l’Anno Internazionale della Biodiversità (IYB) per il 2010 è stato dichiarato durante la 61° sessione dell’Assemblea Generale (Resolution A/RES/61/203) con la finalità di ridurre significativamente il tasso di perdita di biodiversità entro tale data, con gli slogans: “La Biodiversità è vita – La Biodiversità è la nostra vita”. Il percorso di sensibilizzazione è stato supportato dall’azione di intervento educativo e di ricerca dell’UNESCO.
In particolare, l’IYB si pone come obiettivi di:
- aumentare la consapevolezza dell’importanza della biodiversità per la vita ed il benessere umano;
- contribuire ad arrestare la tendenza attuale di perdita;
- celebrare il successo del mantenimento della varietà biologica.
Ricordiamo che il 7° Obiettivo del Millennio (“Garantire la sostenibilità ambientale”) comprende proprio il processo di annullamento della perdita della biodiversità raggiungendo, entro il 2010, una riduzione significativa del fenomeno.
Ricordiamo inoltre la Convenzione sulla diversità biologica (CBD), firmata da 150 capi di governo al Vertice sulla Terra di Rio de Janeiro del 1992, e dedicata a promuovere lo sviluppo sostenibile. La CBD è stata approvata insieme alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ed alla Convenzione contro la Desertificazione, per questo denominate le tre Convenzioni di Rio.
L'anno 2010 è stato inoltre dichiarato come l'Anno Internazionale per il ravvicinamento delle culture (Risoluzione 62/90 dell’Assemblea Generale delle NU). L'obiettivo fondamentale è quello di operare per l'avvicinamento delle culture facendone segno distintivo di tutte le politiche a livello locale, nazionale, regionale e internazionale, e coinvolgendo per questo scopo il maggior numero di parti interessate. Per raggiungere l’obiettivo previsto l’UNESCO, considerando il suo mandato di costruire “le difese della pace nella mente degli uomini”, è designato a svolgere un ruolo di primo piano per la celebrazione dell'Anno all'interno del sistema delle Nazioni Unite. In effetti, nel corso degli anni l'Organizzazione ha operato per dimostrare gli effetti benefici della diversità culturale, promuovendo sistematicamente il dialogo fra religioni e fra culture diverse attraverso diverse forme di cooperazione internazionale.
Così, fra le altre forme di promozione dell’Anno Internazionale, da rilevare quella dell’invito rivolto a tutti ad inviare una foto significativa, in formato jpg all’indirizzo: photo2010@unesco.org per la pubblicazione sul sito UNESCO. L’idea è quella di illustrare il ravvicinamento fra culture in tutte le sue forme in tutto il mondo.
Ricordiamo inoltre che l’UNESCO ha stabilito che la diversità culturale è «patrimonio comune dell'umanità», ribadendo così con forza che la diversità culturale è un arricchimento per l’umanità in quanto motrice di sviluppo, sia economico sia della vita intellettuale, affettiva, morale e spirituale. Il concetto, già espresso nel 2001 con la Dichiarazione Universale sulla diversità culturale, nella quale si trovano anche le definizioni di riferimento, è poi più fortemente ripreso e ribadito nella Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità di espressioni culturali del 2005.