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Agenzia europea per i diritti fondamentali: nuovo bollettino sulla pandemia di Coronavirus in Europa e le implicazioni sui diritti fondamentali

L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali ha pubblicato, il 28 Maggio, il secondo numero del bollettino riguardo le implicazioni sui diritti fondamentali della pandemia di coronavirus nel contesto europeo, prendendo in considerazione il periodo che va dal 21 Marzo alla fine di Aprile.

Il bollettino descrive alcune delle misure messe in atto dagli Stati Membri dell’Ue per salvaguardare la salute pubblica durante il picco della pandemia e le loro conseguenze sui diritti fondamentali, facendo riferimento alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

A questo proposito, vengono analizzate le dichiarazioni dello stato di emergenza e l’impatto delle misure sulla vita sociale, l’educazione, il lavoro, il sistema giudiziario e gli spostamenti. Inoltre, si esaminano le implicazioni del virus, e gli sforzi fatti per limitarne la diffusione, in relazione a gruppi vulnerabili come persone anziane, con disabilità, Rom, detenuti e senza fissa dimora. Infine, il bollettino offre un approfondimento sul tracciamento dei contagi tramite app, nello specifico sulla protezione dei dati e la privacy.

Oltre a ciò, l’Agenzia ha reso disponibili i singoli profili dei paesi, come quello sull’Italia, dove è possibile trovare una descrizione specifica delle misure implementate dal paese e le loro conseguenze sui diritti delle persone.

L’Agenzia Europea per i diritti fondamentali, con base a Vienna, è un ente indipendente fondato nel 2007 che ha il ruolo di salvaguardare diritti, valori e libertà sanciti nella Carta UE per i diritti fondamentali. È stata creata per fornire assistenza, tramite esperti, nel contesto dei diritti fondamentali all’interno del diritto dell’Unione Europea, ad enti, istituzioni e stati membri.

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