Consiglio dell'UE: incontro congiunto sulla situazione di crisi nel Mediterraneo
Lo scorso 20 aprile, a seguito delle tragiche vicende migratorie nel Canale di Sicilia, il Consiglio dell'Unione Europea si è riunito in configurazione congiunta affari esteri e affari interni per discutere di azioni immediate da intraprendere in risposta alla situazione di crisi nel Mediterraneo.
Nel corso del Consiglio, presieduto dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, il Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Avramopoulos ha presentato un piano basato sui seguenti 10 punti:
- rafforzare le operazioni congiunte nel Mediterraneo, Triton e Poseidon, attraverso un aumento delle risorse anche finanziarie a disposizione. Inoltre, verranno ampliate le aree delle operazioni, permettendo così maggiori interventi all’interno del mandato di Frontex;
- attuare uno sforzo sistematico per intercettare e distruggere le navi usate dai trafficanti. I risultati positivi ottenuti con l’operazione Atalanta dovrebbero inspirare operazioni simili contro i trafficanti nel Mediterraneo;
- tenere incontri periodici di EUROPOL, FRONTEX, EASO e EUROJUST per lavorare congiuntamente nella raccolta delle informazioni sui modus operandi dei trafficanti, nel reperimento dei fondi di cui dispongono e nell’assistenza alle attività investigative;
- inviare funzionari dell'Agenzia europea di sostegno per l'asilo (EASO) in Italia e Grecia per la gestione congiunta delle domande d’asilo;
- assicurare, da parte degli Stati membri, il rilevamento delle impronte digitali di tutti i migranti;
- prendere in considerazione le opzioni per un meccanismo per il ricollocamento d’emergenza;
- avviare un progetto volontario pilota esteso in tutta Europa per il ricollocamento delle persone che necessitano di protezione;
- ideare un nuovo programma di rimpatrio rapido dei migranti irregolari, coordinato da Frontex nei Paesi in prima linea sull'immigrazione;
- coinvolgere i Paesi confinanti con la Libia in uno sforzo comune della Commissione e del Servizio europeo per l’azione esterna (EEAS); in particolare, con il Niger;
- inviare funzionari di collegamento sull'immigrazione (Immigration Liaison Officers - ILO) nei Paesi terzi chiave, al fine di raccogliere informazioni di intelligence sui flussi migratori e rafforzare il ruolo delle delegazioni dell’Unione Europea.
Tale piano ha ricevuto il pieno supporto dei Ministri degli Esteri e degli Interni dei Paesi membri e sarà alla base dell’agenda del Consiglio europeo straordinario del 23 aprile prossimo.