Educazione, restrizioni sociali e giustizia nell'Afghanistan dei Talebani: "Non hai diritto di lamentarti"
Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato il 30 giugno 2020 un rapporto che indaga la situazione dei civili in Afghanistan a seguito dei recenti accordi tra Stati Uniti e Talebani, firmati il 29 febbraio 2020. Gli accordi di pace prevedono che gli Stati Uniti lascino il territorio Afghano ottenendo in cambio l'impegno dei Talebani a non permettere attacchi contro gli Stati Uniti o i loro alleati dal territorio afghano.
Il rapporto si basa su un totale di 138 interviste, di cui 120 svolte di persona a funzionari, comandanti e combattenti talebani, che con parole proprie parlano delle loro politiche e delle ragioni per cui è necessario imporre restrizioni alle comunità sotto il loro controllo. Tra gli altri intervistati vi erano insegnanti, medici, anziani, studenti e altri residenti locali nelle province di Helmand, Kunduz e Wardak, tre delle 34 province dell'Afghanistan nel nord, nel sud e nel centro del Paese, tra il gennaio 2019 e l'aprile 2020.
Il rapporto si concentra sulle esperienze quotidiane delle persone che vivono nei distretti controllati dai Talebani e sull'impatto che le loro politiche hanno avuto sui diritti e le libertà, tra cui l'istruzione, l'informazione, i media e il movimento. HRW esamina gli sforzi della popolazione locale per presentare denunce contro i funzionari e i combattenti talebani. Da quando sono iniziati i negoziati USA-Talebani all'inizio del 2019, gli attivisti per i diritti delle donne e altri afghani nelle aree controllate dal governo hanno espresso preoccupazione per le restrizioni dei Talebani nelle loro aree di controllo e per l'effetto che un accordo con i Talebani avrebbe su questi diritti. Sono documentati anche gli abusi dei tribunali e delle carceri talebane, tra cui la detenzione arbitraria prolungata e le punizioni sommarie, comprese le esecuzioni. Non sono presenti le numerose e diffuse violazioni dei talebani dei metodi e dei mezzi di guerra, compresi gli attacchi deliberati contro i civili, su cui HRW ha indagato in un rapporto del 2018, No Safe Place: Attacchi dei ribelli contro i civili in Afghanistan, che continuano a causare danni ai civili.