FRA: rapporto sulla protezione dei difensori dei diritti umani a rischio
Come sottolinea Michael O’Flaherty, direttore dell’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali (FRA), “le società civili sono essenziali per società rispettose che tutelino la dignità umana.” È infatti ampiamente riconosciuto quanto sia importante il lavoro svolto dai difensori dei diritti umani per quanto concerne le libertà fondamentali e la democrazia.
Tuttavia, la legislazione dell’Unione Europea (UE) non contiene norme che possano proteggere direttamente i difensori dei diritti umani e l’approccio è alquanto frammentato. Inoltre, il numero di questi difensori rimasti uccisi a causa del loro lavoro umanitario nel mondo ha spinto la FRA a redigere un report sulla protezione dei difensori dei diritti umani a rischio. Oltre ad investigare la situazione attuale, il report propone come l’UE e gli Stati Membri possono aiutare i difensori. Tra i vari strumenti troviamo: un migliore utilizzo della legge europea per garantire visti d’ingresso ai difensori attraverso il Codice dei Visti dell’UE; introdurre o espandere programmi di ricollocamento, anche per i familiari; aumentare la consapevolezza degli ufficiali alle frontiere; prendere in considerazione l’impatto della digitalizzazione per garantire opzioni più efficaci ai difensori; garantire supporto in modo che i difensori possano continuare il loro lavoro e, infine, esaminare gli strumenti legali già esistenti.
In conclusione, utilizzando un approccio più consistente è possibile garantire ai difensori dei diritti umani una maggiore sicurezza all’interno dell’UE.