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Il lavoro invisibile: 708 milioni di donne fuori dal mercato per lavoro di cura non retribuito

Lavoro di cura delle donne
© UN Photo/Kay Muldoon

Il lavoro di cura non retribuito rappresenta un ostacolo critico all’uguaglianza di genere e alla partecipazione economica, impedendo in questo modo a 708 milioni di donne nel mondo di accedere a un’occupazione retribuita. Questi nuovi dati dell’Organizzazione Internazionale Del Lavoro (OIL), pubblicati nel report statistico “The impact of care responsibilities on women’s labour force participation”, evidenziano l’urgente necessità di affrontare il lavoro invisibile che si svolge nei contesti domestici e di cura, come l’assistenza dell’infanzia, degli anziani e della casa, ancora oggi principalmente affidato alle donne. 

Secondo l’OIL, l’impegno non retribuito limita significativamente le opportunità di indipendenza economica e crescita professionale per le donne. Le donne svolgono tre volte più lavoro di cura non retribuito rispetto agli uomini, una disparità che incide pesantemente sull’accesso al mercato del lavoro e sulla possibilità di carriera. Questi dati mettono in luce le disuguaglianze strutturali ancora radicate in quasi tutte le regioni del mondo, con impatti particolarmente gravi nei paesi a basso reddito. 

Il lavoro di cura non retribuito non limita solo la crescita individuale ma anche la produttività economica complessiva. Se il contributo delle donne nel caregiving venisse riconosciuto e valorizzato, aggiungerebbe ogni miliardi di dollari all’economia globale. Economisti e sostenitori dei diritti umani ritengono che le nazioni debbano sviluppare politiche a sostegno di una divisione più equa delle responsabilità di cura. Questo include l'accesso ai servizi di assistenza per l’infanzia a prezzi accessibili, la promozione di congedi familiari retribuiti e la possibilità di orari di lavoro flessibili.

L’OIL ha esortato i governi a intervenire urgentemente per ridurre queste disuguaglianze. Tra le soluzioni proposte ci sono il rafforzamento dei sistemi di protezione sociale, il sostegno agli investimenti pubblici nei servizi di assistenza e incentivi economici per ruoli di cura più equamente distribuiti. Riconoscendo e affrontando il lavoro di cura non retribuito, le società possono mirare a colmare il divario di genere nell’occupazione e a costruire un’economia più inclusiva e sostenibile. 

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