ILO: L'economia digitale post-COVID deve includere le persone con disabilità
I progressi nell'economia digitale, significativamente accelerati dalla pandemia COVID-19, potrebbero aiutare le persone con disabilità a ottenere un accesso più equo al mondo del lavoro, o potrebbero creare maggiori barriere. Il nuovo rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) propone azioni per assicurare che il mondo del lavoro post-COVID sia inclusivo delle disabilità.
Il rapporto, Un'economia digitale inclusiva per le persone con disabilità, è stato preparato dall'ILO Global Business and Disability Network (GBDN) e dalla ONG spagnola sulla disabilità Fundación ONCE. Il documento esamina gli effetti della rivoluzione digitale sulla creazione di nuovi posti di lavoro, sui cambiamenti dei ruoli e dei modelli di lavoro esistenti, così come sui processi di reclutamento online. Evidenzia anche le aree chiave per l'azione da parte di diversi gruppi di stakeholder, tra cui l'industria digitale, il mondo accademico, i governi, i lavoratori e i datori di lavoro, e le stesse persone con disabilità.
Il rapporto evidenzia tre leve principali per creare un mercato del lavoro digitale più inclusivo per le persone con disabilità: garantire l'accessibilità, favorire le competenze digitali e promuovere l'occupazione digitale.
L'aumento del lavoro digitale crea problemi acuti per coloro che non hanno le competenze o le attrezzature necessarie, dice lo studio, sottolineando che, a causa della persistente esclusione, le persone con disabilità hanno generalmente livelli di istruzione e formazione inferiori ai loro coetanei senza disabilità.
Lo studio sottolinea che i livelli di istruzione e formazione raggiunti da persone con disabilità sono generalmente inferiori rispetto ai loro coetanei senza disabilità, a causa di una persistente esclusione. Per questo, la riqualificazione e l'aggiornamento delle competenze saranno fondamentali per costruire un futuro lavorativo inclusivo, insieme alle iniziative per promuovere l'occupazione digitale e sostenere la collaborazione tra le parti interessate. Le tecnologie assistive (AT) potrebbero anche aprire nuove occupazioni e opportunità. Tuttavia, il rapporto avverte che una mancanza di AT accessibile potrebbe creare nuove barriere perché senza di essa molti strumenti digitali essenziali non saranno utilizzabili dalle persone con disabilità.
Il rapporto è stato pubblicato alla conferenza Zero Project, il più grande incontro annuale specifico sulla disabilità, che quest'anno si è tenuto virtualmente il 10 febbraio, con il tema "Occupazione e TIC". Il suo obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza del modo in cui un mondo del lavoro sempre più digitale sta influenzando le persone con disabilità e identificare come il futuro del lavoro può essere modellato per essere più inclusivo. È stato sviluppato nell'ambito di Disability Hub Europe, un progetto guidato da Fundación ONCE e co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo.