L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali (FRA) pubblica una relazione sulle istituzioni nazionali per i diritti umani
L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato il 21 gennaio 2021 una relazione sulle istituzioni nazionali per i diritti umani (NHRI), in cui si analizzano i problemi, le pratiche affrontate e le opportunità che essi rappresentano sul rispetto dei diritti umani nei confini nazionali.
Le istituzioni nazionali per i diritti umani sono una parte vitale del sistema di protezione dei diritti umani a livello nazionale. Aumentando la consapevolezza, fornendo consigli, monitorando e tenendo conto delle autorità, le NHRI hanno un ruolo centrale nell'affrontare le grandi sfide attuali dei diritti umani. Tra i diversi problemi che tali istituzioni affrontano, vi sono quelli inerenti alla persistente discriminazione e disuguaglianza, e quelli relativi alle implicazioni sui diritti dell'intelligenza artificiale ed alla pandemia COVID-19. I risultati individuati dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) sottolineano che, per realizzare il loro potenziale, le NHRI hanno bisogno di un mandato chiaro, di indipendenza, di risorse adeguate, e di riflettere la diversità delle nostre società anche nelle affiliazioni che consolidano. Devono inoltre rispettare i principi di Parigi sull'indipendenza e l'efficacia delle NHRI approvati dalle Nazioni Unite.
Nei dieci anni trascorsi da quando la FRA ha pubblicato la prima relazione sulle NHRI, il numero di quelle conformi ai principi di Parigi è salito da 9 a 16 negli attuali 27 Stati membri dell’UE. Altri sei Stati membri hanno NHRI che non sono pienamente conformi a tali principi. Pertanto, tutti gli Stati membri dell’UE tranne cinque — Repubblica Ceca, Estonia, Italia, Malta e Romania — dispongono di una NHRI. In questi cinque paesi si sta lavorando per accreditare le istituzioni e conformarle ai principi di Parigi.