L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite chiede la fine dell’offensiva russa in Ucraina
Mercoledì 2 marzo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, durante una sessione speciale d’emergenza, la Risoluzione A/RES/ES-11/1 volta all’interruzione con effetto immediato di tutte le operazioni militari russe in Ucraina. Al voto hanno preso parte i 193 Stati membri delle Nazioni Unite, con 141 voti a favore, 5 contrari e 35 astensioni, superando perciò la maggioranza di due terzi richiesta per l’adozione.
La Risoluzione riafferma la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ed esige, allo stesso tempo, il ritiro immediato, completo e incondizionato delle truppe militari russe dal territorio ucraino, tenendo in considerazione i confini riconosciuti a livello internazionale.
Il Presidente dell’Assemblea Generale Abdulla Shahid ha dichiarato che la risoluzione riflette la preoccupazione della comunità internazionale nei confronti della situazione in Ucraina, in particolare in base ai resoconti di attacchi ad abitazioni, scuole ed ospedali e al numero di vittime civili, che comprendono donne, bambini, anziani e persone con disabilità.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invece sottolineato la necessità di agire velocemente, aprendo la porta al dialogo e alla diplomazia, e ha assicurato il proprio contributo ai negoziati per la pace e la cessazione delle ostilità.
L’ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya ha, infine, definito la sessione “decisiva”, ribadendo la propria fiducia, e quella del popolo ucraino, nelle Nazioni Unite.