Nazioni Unite: Sessione speciale del Consiglio diritti umani sulla situazione in Siria
Lunedì 22 agosto si è svolta presso Palais des Nations a Ginevra la diciassettesima sessione speciale del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica araba di Siria. Si è trattato della seconda sessione speciale consecutiva sugli eventi in corso in questo paese: la sedicesima sessione speciale, tenuta lo scorso aprile 2011, aveva avuto come risultato l'invito di una missione di fact-finding nella repubblica siriana.
Nel corso della diciassettesima sessione speciale è stato presentato e discusso il rapporto preparato da tale missione che ha messo in evidenza e documentato un numero di violazioni gravi e reiterate dei diritti umani che potrebbero ammontare, secondo quanto affermato dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite, a crimini contro l'umanità.
Nel corso della sessione è stata, inoltre, adottata una risoluzione che, oltre a condannare le le violazioni testimoniate dal rapporto dalla missione di fact-finding, richiede la formazione di una commissione internazionale indipendente di inchiesta da inviare nel paese per investigare tutte le accuse di violazioni del Diritto internazionale dei diritti umani commesse dalla Repubblica araba di Siria a partire da marzo 2011, per stabilire i fatti e le circostanze di questi crimini e violazioni e, se possibile, per identificare i responsabili e assicurare che i perpetratori siano ritenuti responsabili delle proprie azioni.
Parlando in qualità di stato interessato, il rappresentante siriano ha affermato che il proprio governo aveva risposto accuratamente alle richieste di informazione dell'Alto Commissario e ha espresso disappunto che tali risposte non siano state incluse nel rapporto che, nell'ottica del paese interessato, manca dunque di credibilità. Ciononostante la delegazione ha affermato che la Siria permetterà a tale missione di visitare il paese non appena una commissione indipendente nazionale avrà completato le sue indagini.
La richiesta per questa sessione speciale era stata presentata congiuntamente al Segretariato del Consiglio diritti umani dall'Osservatore permanente dell'Unione Europea e dal Vice-rappresentante permanente della Polonia all'Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra (UNOG).
In conformità con il paragrafo operativo 10 della Risoluzione dell'Assemblea Generale 60/251, che prevede il sostegno di almeno un terzo (16 su 47) dei membri del Consiglio diritti umani per convocare una sessione speciale, la richiesta era stata appoggiata dai seguenti paesi: Austria, Belgio, Botswana, Cile, Costarica, Repubblica Ceca, Guatemala, Ungheria, Italia, Giordania, Kuwait, Maldive, Messico, Norvegia, Perù, Polonia, Qatar, Repubblica di Moldova, Romania, Arabia Saudita, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Uruguay e da altri 32 stati osservatori.
La risoluzione adottata, basata su una bozza intitolata Gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica araba di Siria (allegata) sarà presto resa disponibile assieme ad altri documenti rilevanti, alla pagina web dedicata alla diciassettesima sessione speciale del Consiglio diritti umani, all'indirizzo sottoindicato.