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OHCHR: il Relatore Speciale su Diritti Umani e Ambiente ha presentato delle raccomandazioni riguardo la dovuta diligenza e le imprese

Un gruppo di mani alzati, una di quelle con una banconota in mano. Nel fondo compare la scritta "Business and Human rights"

David Boyd, il Relatore Speciale ONU sui Diritti Umani e l’Ambiente, ha presentato un piano che cerca di arginare le violazioni dei diritti umani ed ambientali da parte di aziende. Questa proposta contiene una serie di raccomandazioni nell’ambito della due diligence per questa tipologia di attori. 

“Le imprese che operano a livello globale violano regolarmente una serie di diritti umani”, sostiene David Boyd. In più, la maggior parte delle vittime di queste violazioni sono i bambini, le donne, le popolazioni indigeni, le comunità afro-discendenti, i contadini ed altri gruppi vulnerabili che sfortunatamente trovano difficoltà maggiori nel cercare di responsabilizzare le imprese e accedere a rimedi effettivi. 

Si evince in questa maniera che la due diligence su base volontaria e le leggi esistenti sui diritti umani ed ambientali non garantiscono effettivamente una protezione di fronte alle violazioni. Per questo motivo esiste attualmente un consenso che cerca di passare dalla volontarietà alla obbligatorietà nell’ambito delle norme che regolano la sfera del business and human rights, afferma Boyd.

UN esempio di queste è la  Proposal for a Directive on Corporate Sustainability Due Diligence avanzata dalla Commissione Europea nel 2022 che come sostiene Boyd: punta a consentire l’accesso di nuove imprese ai mercati dell’Unione a condizione che esse agiscano con dovuta diligenza.

In ambito delle Nazioni Unite si sperano sviluppi positivi nell’arco del 2022 per il “Legally Binding Instrument to Regulate, in International Human Rights Law, the Activities of Transnational Corporations and Other Business Enterprises”  che sarebbe il primo strumento vincolante ad imporre obblighi di dovuta diligenza per le imprese che operano nei territori degli Stati parte, includendo le attività transnazionali.

Di fronte a questi sviluppi, la proposta di Boyd punta ad articolare meglio gli obiettivi ed include 10 elementi essenziali per meglio trattare la tematica del business and human rights riguardo la prevenzione delle violazioni e l’accesso a rimedi effettivi per le vittime.


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