Unione Europea

Unione Europea: decisa l'istituzione di un "gruppo consultivo" sulle politiche dell'Unione in materia di sport e di un gruppo di lavoro informale su inclusione sociale ed eguaglianza

Haiti: foto controluce di alcuni ragazzi mentre giocano a calcio.
© UN Photo

A margine del secondo Forum dell'Unione Europea sullo sport, tenutosi a Madrid lo scorso 19 e 20 aprile allo scopo di discutere le tematiche relative alle nuove competenze della UE in materia di sport e la loro implementazione, i Ministri dello sport dell'Unione Europea hanno deciso di istituire un “gruppo consultivo” allo scopo di condurre un dialogo strutturato tra Istituzioni europee, autorità nazionali e mondo dello sport.

Il numero di partecipanti non è stato ancora deciso, ad ogni modo il gruppo includerà: rappresentanti delle autorità pubbliche, membri del Consiglio dell'Unione, rappresentanti della Commissione Europea, del Trio che detiene la Presidenza nel periodo gennaio 2010 – giugno 2010 (Spagna, Belgio e Ungheria), degli Stati membri, del Parlamento Europeo e del mondo dello sport.

Durante l'incontro i Ministri hanno inoltre deciso di istituire un gruppo di lavoro informale presso il Consiglio su inclusione sociale ed eguaglianza, sul modello di altri già esistenti gruppi di lavoro quali il gruppo su sport e salute, quello sulle organizzazioni sportive non profit e quello su educazione e formazione nello sport.

Le nuove competenze dell'Unione in materia di sport derivano dall'art. 165 del Trattato di Lisbona entrato in vigore l'1 dicembre 2009:

1 [...] L'Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa.
2 L'azione dell'Unione è intesa:
[...]
a sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l'equità e l'apertura nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e proteggendo l'integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei più giovani tra di essi.
3. L'Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di istruzione e di sport, in particolare con il Consiglio d'Europa.

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