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5Ws for Human Rights - Prima puntata: What, cosa sono i diritti umani? 6 marzo 2012

La prima puntata di 5Ws for Human Rights prova a spiegare cosa sono i diritti umani non solo nella loro definizione giuridica ma anche nella vita di tutti i giorni. Punto di partenza sono le opinioni di persone incontrate in strada che rispondono alla domanda "cosa sono per te i diritti umani?".

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01 - 5Ws for Human Rights - Prima puntata: What, cosa sono i diritti umani? - 17.95 MB / Durata: 19' 36''
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Sigla di apertura

Claudia: Ciao a tutti, bentornati su radio bue.it! State ascoltando 5Ws for HUMAN RIGHTS, il vostro appuntamento settimanale per conoscere e approfondire i diritti umani. Io sono Claudia e in studio con me ci sono Stefano, Federica, Letizia e Luca in regia.

Letizia: Questa è la prima puntata di 5Ws for Human Rights perciò oggi cercheremo di capire cosa sono i diritti umani.

Federica: E di dare alcuni cenni storici sul concetto di diritti umani.

Claudia: Nell'intervista sentiremo cosa ne pensa la gente e cercheremo di rispondere ai dubbi che abbiamo tutti.

Stefano: Concluderemo con la rubrica Oggi sul divano, lo spazio dei consigli su film, libri e siti; la rubrica Dite sulla tastiera in cui vi proponiamo una domanda per confrontarci sulla pagina facebook Archivio pace diritti umani.

Letizia: Per documenti e news, sui diritti umani e la cultura di pace consultate il sito: unipd-centrodirittiumani.it.

Claudia: Adesso entriamo nel vivo di questa puntata per scoprire cosa sono i diritti umani.

Jingle – What / Cosa

Letizia: Secondo me sono quei diritti fondamentali che devono essere garantiti per sopravvivere e per realizzarsi socialmente.

Claudia: Per me, sono quei diritti che essendo universali valgono per ogni persona che deve essere trattata con dignità.

Stefano: Per me i diritti umani ... sono un obiettivo ancora da raggiungere per migliorare la vita di tutti. Mi sembrano ideali chiusi in una sfera appesa in alto troppo lontana da noi. Insomma delle belle parole che in concreto però non si vedono e non toccano la vita delle persone.

Federica: E' vero i diritti umani sono un ideale, ma anche un processo sempre in evoluzione. E mentre alcuni risultati sono ancora lontani, altri come vedremo - anche molto importanti - sono già stati raggiunti.

Claudia: Sentiamo anche altre opinioni. Abbiamo chiesto a bruciapelo a delle persone per strada cosa sono i diritti umani. Ecco cos'hanno risposto all'intervista.

Jingle – Intervista

Opinioni di persone incontrate in strada che rispondono alla domanda "cosa sono per te i diritti umani?"

Max, cantante: i diritti umani per me sono una cosa bella da applicare a tutti.

Martino, musicista: i diritti umani sono ciò che è umano, qualcosa che non calpesti un altro essere umano.

Antonella, dipendente in un bar: per me i diritti umani sono molto importanti perchè tutti dobbiamo avere i nostri diritti, non essere oppressi da altre persone e ognuno dobbiamo dire la nostra.

Marianna, ristoratrice: per me i diritti umani è il rispetto delle primarie esigenze di vita.

Luca, barista: per me i diritti umani è il diritto minimo che ognuno di noi dovrebbe avere per vivere tranquillamente.

Anna, studentessa: per me i diritti umani sono quello che deve essere garantito alle persone per salvaguardare il loro benessere.

Cinzia, casalinga e volontaria di "Angoli di Mondo": per me il rispetto della persona.

Lucia, pensionata: per me i diritti umani sono quelli sanciti dalla Rivoluzione francese e sono il diritto alla felicità, libertà, vita, salute e la dignità proprio dell'esistenza.

Allah, studente: secondo me i diritti umani sono giustizia, eguaglianza per tutti i popoli del mondo.

Ivan, studente: considero i diritti umani come i valori fondamentali di ogni cittadino, in quanto senza di essi, noi non saremmo persone, o meglio cittadini liberi; i nostri diritti umani sono i diritti che ci permettono di vivere e di stare in unione con un Paese e soprattutto di rispettare colui che ci sta a fianco; molto spesso i diritti umani non vengono presi in considerazione in quanto si ritengono una cosa superflua.

Aldo, pensionato: è una misurazione civile e anche religiosa dell'essere umano e i suoi diritti sono la sua sostanza umana e materiale, sono importanti e intangibili.

Luigi, operaio in un'impresa edile: come vengono trattate le persone in giro e il modo in cui siamo trattati.

Carla, tabaccaia: i diritti umani sono quelli dell'uguaglianza per tutti.

Giancarlo, architetto: i diritti umani sono il rispetto degli altri, la classica frase "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".

Alessia, disoccupata: il diritto al lavoro secondo me è un diritto umano, il diritto allo studio e anche il diritto alla mobilità, cioè il diritto di potersi muovere non in maniera esosa da un posto all'altro.

Sara, commessa: per me i diritti umani sono delle regole che dobbiamo avere noi tutti nel mondo per poter rispettarci, o per poter andare tutti d'accordo e per essere trattati tutti allo stesso modo perchè siamo tutti uguali e non è giusto fare differenze né di persone né di razza, e soprattutto se penso ai diritti, penso ai diritti delle persone più deboli, quindi dei bambini, delle persone disabili.

In studio

Stefano: Dopo tante opinioni cerchiamo di dare una definizione più tecnica di diritti umani.

Federica: Tecnicamente si definiscono diritti umani i diritti e le libertà fondamentali che appartengono a tutti gli esseri umani per il fatto stesso di esistere e senza nessuna discriminazione.

Stefano: Cosa vuol dire essere titolari di diritti e libertà?

Federica: Significa poter soddisfare i bisogni essenziali perché ogni persona si realizzi in ogni dimensione della vita, da quella materiale a quella spirituale, e per condurre una vita dignitosa.

Stefano: Quindi praticamente ho diritto al cibo perché ho fame.

Letizia: Non esattamente per il fatto contingente che tu abbia fame, ma perché avere accesso a un cibo sano e adeguato è fondamentale perché tu conduca una vita dignitosa.

Federica: Il centro di tutto è il rispetto della persona umana e il suo pieno sviluppo, quindi, non si può negare che ognuno debba poter avere accesso al cibo e che questo debba essere riconosciuto come diritto fondamentale.

Stefano: Come si fa a riconoscere la realizzazione di questo diritto?

Claudia: Uno dei criteri lo fornisce l'Organizzazione Mondiale della Sanità: stabilendo una soglia minima di calorie che ogni persona deve assumere perché l'organismo rimanga sano e in grado di svolgere le sue funzioni vitali.

Federica: Non si tratta solo di questo, la definizione delle Nazioni Unite, infatti, dice: il diritto al cibo è realizzato quando ogni donna, uomo o bambino, da solo o in comunità, ha accesso fisico ed economico, in ogni momento, ad un cibo adeguato o ai mezzi per procurarselo.

Stefano: E se ci allontaniamo dalla sfera materiale...il diritto al voto... Anche il votare è una necessità impellente per la persona?

Federica: Beh, in un certo senso sì, perché l'individuo si esprime e si realizza anche nella partecipazione alla gestione della vita comune.

Letizia: Secondo la dichiarazione universale il diritto al voto è proprio questo: il diritto a partecipare al governo.

Federica: Si può partecipare direttamente o per mezzo di rappresentanti eletti, in quest'ultimo caso, però, sono necessarie altre garanzie: le elezioni devono essere libere, periodiche, a suffragio universale e diretto.

Stefano: Ma qual è il filo conduttore fra questi due esempi? E in generale, cos'è che tiene insieme i diritti umani?

Federica: E' il rispetto per la dignità della persona umana che dev'essere libera di realizzarsi in diverse dimensioni: politica, sociale, culturale, economica, ambientale.

Claudia: Rispettare la dignità umana vuol dire: "non percepire né trattare gli esseri umani come strumenti o oggetti di altri."

Stefano: Di questa definizione mi piace che ci si riferisca alle due componenti dell'essere umano: la parte spirituale (il percepire) e quella materiale (il trattare). Mente e corpo. Se si parla di integrità umana vanno considerati entrambi. Ma questa dualità si riflette anche sui diritti?

Federica: I diritti umani si riferiscono sia alla sfera spirituale che a quella materiale e, tutti insieme, concorrono a proteggere l'integrità e lo sviluppo della persona. Per questo motivo tutti i diritti hanno la stessa importanza.

Stefano: Io ho sentito parlare di diritti umani di prima, seconda e terza generazione, non sono categorie differenti?

Claudia: No, ci si riferisce alle fasi storiche dello sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani.

Federica: I primi a essere riconosciuti sono stati i diritti civili e politici cioè il diritto alla vita, all'autodeterminazione dei popoli, al voto, il diritto a non essere sottoposto a tortura o schiavitù e a non essere privato arbitrariamente della libertà.

Letizia: La seconda generazione comprende i diritti sociali, economici e culturali...

Federica: ...come il diritto all'educazione, alla sanità, al lavoro, e il diritto a condizioni di vita dignitose.

Stefano: Quali sono le altre generazioni?

Claudia: La terza generazione raggruppa nuovi diritti legati all'ambiente, all'ecologia e allo sviluppo sostenibile. Si parla anche di diritti collettivi, cioè diritti che appartengono ad una comunità, come il diritto alla pace.

Letizia: Per finire, la quarta generazione comprende i diritti legati alla bioetica: il diritto al genoma umano e al patrimonio genetico e quelli legati alle nuove tecnologie della comunicazione.

Federica: I diritti della terza e quarta generazione sono quelli che ancora fanno fatica ad essere riconosciuti giuridicamente.

Stefano: Ma di fatto estiste questa gerarchia?

Federica: No, dal punto di vista teorico l'idea di una gerarchia è inacettabile. Al contrario, si afferma che tutti i diritti sono universali, interdipendenti e indivisibili.

Claudia: Universali perché riguardano tutti. Invece interdipendenti significa che l'uno è connesso all'altro.

Stefano: Ma indivisibili, immagino sia l'aspetto che solleva più obiezioni. È facile pensare che la cosa più importante sia mangiare e poi votare, o viceversa prima votare per avere un sistema che mi permetta di mangiare. Mi sono incartato?

Federica: È un'eterna questione nel dibattito sui diritti umani, ma è solo riconoscendoli e realizzandoli contemporaneamente che si affermeranno tutti garantendo quell'integrità di cui parlavamo prima.

Claudia: Ascoltiamo un brano dei Terzobinario che hanno partecipato al concorso Una canzone per Amnesty, promosso dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall'Associazione Culturale Voci per la Libertà.

Letizia: I Terzobinario erano rimasti colpiti leggendo questa frase di Eleanor Roosevelt: "Dove hanno inizio i diritti umani universali? In posti piccoli, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo".

Stefano: Partendo proprio da questa citazione che il gruppo ha scritto questa canzone. E' un grido che, partendo da ogni piccola realtà, può diffondere la voglia di grandi cambiamenti.

Claudia: I Terzobinario con "Rights here, Rights now"

Brano musicale: Terzobinario, Rights here, Rights now

Claudia: Questi erano i Terzobinario e adesso è il momento delle rubriche: Oggi sul divano e Dite sulla tastiera.

Jingle – Oggi sul divano

Letizia: Benvenuti nel nostro salotto – l'angolo comodo dei suggerimenti! Mettetevi comodi e prendete carta e penna. Oggi vi consigliamo due libri, forse un po' impegnativi ma importanti sia per chi inizia ad interessarsi ai diritti umani, sia per chi vuole consolidare le proprie conoscenze.

Claudia: Il primo è Il Diritto della dignità umana. Riflessioni sulla globalizzazione dei diritti umani, di Antonio Papisca edito da Marsilio nel 2011, che offre una chiave di lettura di una realtà giuridica vasta, complessa, fortemente innovativa.

Federica: Il secondo, invece, è Diritti umani oggi di Antonio Cassese edito da Laterza, un libro che ci permette di capire cosa sono e quanto sono importanti i diritti umani e qual è la loro origine...

Stefano: ...attraverso un percorso fatto di luci e ombre, raccontando di genocidi, di crimini di guerra, di torture e di terrorismo, e di diritti violati in nome della sicurezza.

Letizia: Se invece il vostro comodino è già pieno di libri, vi consigliamo dei film.

Stefano: Il primo è Iqbal Masih, del 1998, diretto da Cinzia Th Torrini, che racconta la storia vera di un bambino pachistano, venduto come schiavo e diventato già a 10 anni difensore dei diritti dei bambini.

Claudia: Il secondo film è Erin Brockovich - Forte come la verità, del 2000 con Julia Roberts forse vi sarà capitato di vederlo anche in TV, ma penso sia interessante perché è un esempio di difesa del diritto alla salute e all'ambiente.

Stefano: I diritti di terza generazione di cui abbiamo parlato prima!

Letizia: Esatto, e poi vi consigliamo anche di consultare La Dichiarazione Universale dei diritti umani commentata dal professore Antonio Papisca, che trovate nella sezione Dossier del sito unipd-centrodirittiumani.it

Federica: Infine vi consigliamo il sito meltingpot.org su diritti di cittadinanza, dove troverete articoli aggiornati, news e documenti normativi su migranti e rifugiati.

Claudia: Spostiamoci nella nostra piazza virtuale per scoprire quale domanda animerà la nostra pagina facebook nella prossima settimana.

Jingle – Dite sulla tastiera

Letizia: Questa rubrica richiede la vostra partecipazione infatti adesso vi daremo una domanda che pubblicheremo sulla pagina facebook Archivio pace diritti umani ma sarete voi a dare le risposte nei prossimi giorni. La domanda che vi sveliamo oggi è:

Claudia: quale parola chiave mettereste vicino a "diritti umani" e perché?

Stefano: Io scriverei: far conoscere, comunicare i diritti umani.

Letizia: Perché?

Stefano: Credo che i diritti umani interessino tutti, quindi se ogni persona ne saprà qualcosa, riusciremo ad ottenere qualche risultato. E voi invece?

Letizia: Noi ve lo scriviamo direttamente su facebook in attesa della prossima puntata...

Federica: ...che risponderà alla seconda W e cioè Who: chi sono gli attori nel campo dei diritti umani?

Stefano: Parleremo infatti sia dei titolari di diritti umani, sia di chi li protegge e promuove.

Claudia: Prima di salutarci ricordiamo che questa puntata la potete riascoltare nella sezione dei podcast sul sito di radiobue.it e in replica su radio cooperativa sui 92.7 fm.

Federica: Concludiamo con la sigla e ringraziamo Yuri Argentino, che ha curato la parte musicale.

Sigla di chiusura


Aggiornato il

6/3/2012