Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani nel meccanismo africano di esame tra pari (APRM)
Introdotto nel 2003, il meccanismo africano di esame tra pari (African peer review mechanism APRM) è un uno strumento di mutuo accordo, ad adesione volontaria, il quale si inserisce nel contesto del nuovo partenariato per lo sviluppo socio-economico africano (NEPAD).
Attraverso questo strumento, gli Stati si impegnano a verificare i progressi e le sfide incontrate rispetto a quattro aree tematiche: democrazia e governo dello Stato, gestione dell’economia, gestione delle imprese, sviluppo socio-economico.
Tali aree tematiche ed i relativi principi fondamentali sono alla base della Dichiarazione sulla governance della democrazia, della politica, dell’economia e delle imprese, sottoscritta nel 2002 dagli Stati parte del NEPAD.
Per quanto riguarda l’area tematica democrazia e governo, il meccanismo intende verificare il rispetto dei principi democratici in Costituzione, la possibilità di creare un governo responsabile, e se tutti i cittadini possono partecipare ad un processo elettorale libero ed imparziale.
Gli obiettivi chiave di quest’area tematica sono i seguenti:
1. prevenire e ridurre i conflitti inter e intra statali;
2. diffondere la democrazia costituzionale, la quale include elezioni politiche periodiche e aperte, lo stato di diritto, l’istituzione di una carta dei diritti e la superiorità della Costituzione;
3. promuovere e proteggere i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, così come stabiliti negli strumenti giuridici africani ed internazionali per i diritti umani;
4. garantire la separazione dei poteri ed anche la protezione ed indipendenza del potere giudiziario e di un parlamento effettivo;
5. assicurare la responsabilità, efficienza ed efficacia dei titolari di incarichi pubblici e dei lavoratori della pubblica amministrazione;
6. lottare contro la corruzione nella sfera politica;
7. promuovere e proteggere i diritti delle donne;
8. promuovere e proteggere i diritti dei bambini e dei giovani;
9. promuovere e proteggere i diritti dei gruppi vulnerabili, inclusi gli sfollati interni ed i rifugiati.
Focalizzando l’attenzione strettamente sulla promozione e protezione dei diritti umani (obiettivo chiave n. 3), i criteri indicativi per gli Stati si basano su 5 domande:
a. Il Paese ha ratificato/aderito a tutti i rilevanti strumenti giuridici africani ed internazionali per i diritti umani?
b. Il Paese si è dotato di tutte le istituzioni rilevanti, come l’istituzione nazionale per i diritti umani e dell’ombudsman, con appropriate capacità e risorse?
c. Cosa ha fatto il governo per l’implementazione degli strumenti internazionali inerenti i diritti economici, sociali, culturali, civili e politici a cui ha aderito o ratificato?
d. Il Paese si è dotato delle necessarie capacità tecniche, finanziarie e di altro tipo per adempiere ai propri obblighi interni ed internazionali a riguardo?
e. In che misura sono realizzati i diritti nel Paese?
Il Processo comporta esami periodici delle politiche e delle pratiche degli Stati partecipanti per accertare i progressi fatti verso la realizzazione degli obiettivi concordati congiuntamente. Quindi, al fine di accedere al processo di esame, ogni Stato deve definire chiaramente un Programma di azione, comprensivo di tempistiche di realizzazione, sull’implementazione della Dichiarazione del 2002 del NEPAD.
Il meccanismo si concretizza in quattro tipologie di monitoraggio. Il primo esame del Paese è l’esame base, da realizzarsi entro 18 mesi dall’adesione al processo APRM, mentre il successivo esame è periodico ed avviene ogni 2 o 4 anni. In aggiunta, uno Stato membro può chiedere un esame ulteriore rispetto a quelli periodici prestabiliti; oppure può essere predisposto dal Forum dell’APR, in spirito di aiuto, un esame per uno Stato interessato dai primi segnali di impedimenti politici e crisi economica.
Le 5 fasi dell’esame tra pari sono le seguenti:
- La consultazione con la quale il Segretariato dell’APR e il paese in esame definiscono i punti principali da affrontare durante il processo. Il Segretariato prepara poi un documento di valutazione e lo Stato completa il questionario di autovalutazione a seguito del quale vengono sottolineate le problematiche principali e redatto un piano d’azione.
- La missione d’esame che solitamente dura 2 o 3 settimane e si svolge nel paese da esaminare. In questa fase vengono condotte consultazioni con il governo, funzionari e partiti politici, rappresentanti della società civile e del settore privato.
- La bozza del rapporto che viene redatta dal team di APR sul paese in esame
- L’esame tra pari vero e proprio che si svolge all’interno del Forum dell’APR e vengono discusse le raccomandazioni con la leadership dello Stato sulla base delle informazioni contenute nel rapporto.
- Il report finale che viene pubblicato entro 6 mesi dall’esame tra pari.
Dopo che uno Stato ha completato l’esame, sono presentati annualmente dei report sui progressi compiuti al Forum dell’APR e il Segretariato si occupa del follow up degli impegni presi dagli Stati e offre loro supporto tecnico perché vengano completati.
A novembre 2023, sono 43 gli Stati membri che hanno aderito all’APRM e di questi 26 hanno completato la loro autovalutazione e sono quindi stati sottoposti all’esame di monitoraggio.