L'UNESCO oggi
L’UNESCO è caratterizzata da alcune peculiarità che la rendono davvero interessante, come il fatto che tutti gli Stati Membri hanno uguali diritti, non esistono membri permanenti, ed inoltre prevede una relazione diretta a livello locale attraverso le Commissioni Nazionali: attualmente ce ne sono 194 sparse in tutto il mondo, più di una per ogni Stato Membro. Queste caratteristiche la differenziano da tutti gli altri organismi dell’ONU.
Di rilevante importanza anche la collaborazione attiva con la società civile: sono centinaia le ONG internazionali che cooperano ufficialmente con l’Agenzia, alle quali si sommano le numerose ONG nazionali, che garantiscono un apporto importante nella struttura interattiva dei processi socioculturali che costituiscono la politica dell’UNESCO.
Uno dei primi Direttori Generali, l’italiano Vittorino Veronese, ha definito la modalità operativa dell’UNESCO come una “diplomazia delle relazioni intellettuali internazionali” per porre in risalto proprio la capacità di sintesi fra le diverse interferenze ed interpretazioni culturali all’interno di un’organizzazione mondiale, una rete con struttura democratica, in una prospettiva di fiducia, collaborazione e anticipazione normativa, che Jurgen Habermas chiama “la politica interna mondiale” (Habermas J., La costellazione postnazionale, Feltrinelli,1999).
Per la sua vocazione alla pace, attraverso la conoscenza ed una costruttiva e sistematica modalità operativa di dialogo interculturale, l’UNESCO è stata definita da Jacques Delors “un’utopia necessaria” che faticosamente ha messo in relazione le diverse realtà internazionali favorendone la cooperazione e lo sviluppo con una visione davvero universale dei diritti fondamentali della persona.
Oggi l’UNESCO si definisce un laboratorio di idee per costituire accordi universali su pressanti questioni di tipo etico e dichiara di funzionare come una stanza di compensazione per la disseminazione e la condivisione di informazioni e conoscenze.
È un ruolo particolarmente delicato quello che l’UNESCO assolve, nella convinzione che il mondo abbia urgente bisogno di una visione globale relativa allo sviluppo umano, basata sull’osservanza dei diritti umani, il rispetto reciproco e la lotta alla povertà, tutte tematiche sulle quali l’Organizzazione si sta attivando con grande energia.
L’UNESCO, non solo ha contribuito ai Millennium Development Goals del 2000, ma tuttora si basa su quanto stabilito dall’Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile adottata dalle Nazioni Unite nel 2015. In questo progetto cultura, educazione, scienza, uguaglianza di genere, inclusione, libertà di espressione e solidarietà globale si intrecciano con l’obiettivo comune, appunto, dello sviluppo sostenibile. I 17 SDGs, ulteriormente divisi in sotto-obiettivi, racchiudono i principali traguardi da raggiungere:
- SDG 1: Sconfiggere la povertà
- SDG 2: Sconfiggere la fame
- SDG 3: Salute e benessere
- SDG 4: Istruzione di qualità
- SDG 5: Parità di genere
- SDG 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- SDG 7: Energia pulita e accessibile
- SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
- SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture
- SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
- SDG 11: Città e comunità sostenibili
- SDG 12: Consumo e produzione responsabili
- SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico
- SDG 14: La vita sott’acqua
- SDG 15: La vita sulla terra
- SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
- SDG 17: Partnership per gli obiettivi