Mozione di solidarietà con le università e le associazioni per i diritti umani in El Salvador, adottata dal Comitato di direzione del Centro diritti umani dell’Università di Padova, 1989
Il barbaro assassinio del Rettore dell’Università cattolica di El Salvador, di cinque professori, della cuoca e della giovane figlia di questa, suscita orrore e ribrezzo per un regime che ha scelto una strategia di morte per la sua conservazione.
Le violenze nei confronti del mondo universitario hanno investito anche l’Università statale di El Salvador, al cui interno è stato di recente perpetrato un massacro.
Da troppo tempo la gente di El Salvador subisce le prevaricazioni di un regime che viola sistematicamente, con il supporto di connivenze esterne, il diritto all’autodeterminazione del popolo salvadoreno e tutti gli altri diritti umani.
Il ricorso al principio di legalità formale non può in alcun caso consentire agli stati e alle classi politiche di rimanere osservatori apparentemente neutrali, anche di fronte alle più evidenti violazioni dei diritti umani e non può quindi prevalere sull’esigenza di un giudizio politico e morale fondato sul Codice internazionale dei diritti dell’uomo e dei popoli, che sconfessi e isoli un regime così dichiaratamente nazista come quello di El Salvador.
La spirale della repressione è giunta allo sterminio: bombardamenti a tappeto di quartieri popolari della capitale, mentre la gente è costretta dal coprifuoco a stare nelle case.
La Commissione diritti umani delle Nazioni Unite da anni denuncia “estese e flagranti” violazioni dei diritti umani in El Salvador: l’ultima Risoluzione, del marzo 1989, manifesta la «profonda preoccupazione della Comunità mondiale per l’aumento del numero di violazioni dei diritti umani per motivi politici e per la persistente inosservanza delle norme del diritto internazionale umanitario».
Perché cessino le violazioni, in El Salvador e in tante altre parti del mondo, occorre che l’Organizzazione delle Nazioni Unite sia messa nella condizione di efficacemente dar seguito alle proprie risoluzioni mediante interventi diretti, capaci di disinnescare le spirali di violenza e di imporre il rispetto delle norme internazionali per la tutela dei diritti umani.
Occorre pertanto che Popinione pubblica prema sul governo italiano affinché questo e gli altri stati sostengano concretamente, con le risorse necessarie, Pazione delle Nazioni Unite.
Purtroppo, l’opinione pubblica è fortemente condizionata da una informazione che ripropone lo schema ideologico dei rapporti di forza tra Est e Ovest per interpretare un fenomeno che non può non essere considerato come una sollevazione popolare in ragione del diritto all’autodeterminazione e di tutti gli altri diritti umani.
Il Centro diritti umani dell’Università di Padova esprime totale solidarietà alle Università salvadorefie e alle associazioni per i diritti umani, che in Centro America perpetuano la testimonianza esemplare di Marianela Garcia e di Oscar Romero.