Struttura, funzioni, attività dell'Agenzia
I principali organi dell’UNESCO sono:
Conferenza Generale: è formata dai rappresentanti degli Stati Membri dell’Organizzazione, che si incontrano ogni 2 anni insieme agli osservatori degli Stati non membri, delle organizzazioni intergovernative e delle ONG. Determina le politiche, le principali linee operative dell’Organizzazione ed il bilancio, oltre che adottare le convenzioni e/o le raccomandazioni. Le votazioni, all’interno delle Conferenze Generali, sono condotte secondo il principio di un voto per Paese. Ogni due anni, nomina il Direttore Generale basandosi sulle raccomandazione del Consiglio Esecutivo.
Consiglio esecutivo: formato dai rappresentanti di 58 Stati Membri, i quali si riuniscono due volte all’anno. Ogni membro rappresenta il governo del suo Paese. Agisce sotto l’autorità della Conferenza Generale ed assicura, di fronte a quest’ultima, l’esecuzione del programma approvato dalla Conferenza. Si occupa anche di preparare l’agenda della Conferenza Generale ed il budget corrispondente, può fare delle raccomandazioni e convocare delle sessioni straordinarie oppure delle conferenze internazionali e non-governative.
Segretariato: Composto dal Direttore Generale e dallo staff da lui nominato. Rappresenta e dirige l’Organizzazione fungendo da organo amministrativo, organizza le attività previste dal Programma del Direttore Generale attraverso specifici uffici e relazioni esterne. Il Direttore prepara una bozza per il programma biennale e il bilancio. Il suo suo staff attua il programma approvato.
Di grande importanza la rete di collegamento sul territorio, rappresentata dalle Commissioni Nazionali, organismi decentrati di cooperazione con le strutture UNESCO: infatti le 194 Commissioni nazionali collaborano con gli altri organismi per l’applicazione delle attività previste. Assolvono un compito consultivo presso la loro Delegazione nazionale alla Conferenza generale e presso il loro Governo, per tutti i problemi che si riferiscono all’Organizzazione.
Le Commissioni Nazionali rappresentano un network unico all’interno delle Nazioni Unite, creando un legame vitale tra la società civile e l'Organizzazione. Esse forniscono, infatti, informazioni preziose concernenti l'organizzazione dei programmi e l'attuazione delle numerose iniziative, tra cui programmi di formazione, ricerche, campagne di sensibilizzazione della popolazione e dei media. Le Commissioni sviluppano anche interessanti partenariati con il settore privato, che possono fornire preziose competenze tecniche e risorse finanziarie.
Le comunità di pratica UNESCO (Communities)
Gli Stati Membri dell’UNESCO sono riuniti in cinque macroaree :
- Africa
- Stati Arabi
- Asia e Pacifico
- Europa e Nord America
- America Latina e Caraibi
Da rilevare la capillarità dell’organizzazione attivata, che giunge fino al cuore dei territori degli Stati che collaborano in rete, attraverso associazioni e club UNESCO, ma anche Cattedre UNESCO e perfino singole scuole associate. Si tratta di una situazione davvero unica e straordinaria che dimostra l’interesse e la volontà di cooperazione nel rispetto della diversità di ciascun contesto.
Le relazioni con ONG e fondazioni
L’UNESCO ha riconosciuto le organizzazioni non governative e le fondazioni che rivestono un ruolo importante nella cooperazione internazionale al servizio della gente e con loro collabora da più di cinquant’anni, consentendo così, attraverso questo rapporto diretto con la società civile, di realizzare e diffondere gli obiettivi etici e democratici sui quali si fonda.
Attualmente l’UNESCO intrattiene rapporti ufficiali con 310 ONG internazionali e 19 fondazioni, o istituzioni similari che stanno lavorando nel campo di competenza dell’Organizzazione.
Considerato il ruolo centrale e sempre crescente dei diversi partner dell'UNESCO, in particolare gli attori della società civile, il Settore delle Relazioni Esterne e la Cooperazione hanno organizzato, durante la 34a Sessione della Conferenza Generale, nell’ottobre 2007, per la prima volta, un Forum Internazionale della Società Civile.
Da allora le ONG rivestono un ruolo fondamentale nell’Organizzazione e durante le Conferenze Generali. Questo è reso possibile anche grazie al Liaison Committee, un meccanismo di cooperazione collettiva, eletto dalle ONG stesse e che svolge un ruolo di tramite tra la loro community, le Commissioni Nazionali e l’UNESCO.
Le ONG possono avere uno status Consultivo quindi mirato all’implementazione dei programmi UNESCO, oppure uno status di Associato per cui collaborano direttamente alla definizione stessa di tali programmi.
Attività
Le attività specifiche dell’UNESCO sono suddivise nei 5 macroambiti ricordati all’inizio, ai quali si affianca una sesta macroarea, chiamata “Special Themes” , come prima precisato.
Ogni macroarea, analizzata in altrettante schede all'interno di questo Dossier, comprende specifiche strategie, programmi ed azioni e soprattutto documenti di riferimento, sui quali l’Organizzazione fonda i propri interventi.
Le diverse strategie succedutesi negli anni, e che formano la storia interna dell’UNESCO, danno chiaramente l’idea dell’evoluzione del pensiero in un determinato settore di lavoro, ma anche dei successi e degli obiettivi ancora da raggiungere a livello internazionale.
Tutte le attività dell’UNESCO vanno lette contestualmente ai lavori delle varie Conferenze Generali succedutesi nel tempo, vera voce plenaria dell’Organizzazione, che determina le politiche e le linee guida dei lavori dell’Agenzia. Questo organo fondamentale si riunisce ogni due anni, in sessione ordinaria, ed in quell’occasione esamina la politica generale e propone e discute la strategia di medio termine, i programmi ed il budget. A queste discussioni fanno seguito le decisioni (Risoluzioni) votate.
Le attività si concretizzano attraverso strategie, programmi e campagne, con particolare riferimento alle grandi emergenze planetarie, che ne indicano le priorità.
Le strategie forniscono le linee guida e gli obiettivi specifici di ogni settore di attività. Queste si articolano quindi, nell’organizzazione pratica, in programmi: iniziative concrete per far fronte alle necessità indicate, spesso attivate in collaborazione con altri Enti istituzionali. All’interno di ogni programma si possono sviluppare specifiche campagne: interventi, a carattere internazionale o regionale, per affrontare un aspetto definito della problematica.
Per il ruolo che le è stato affidato l’UNESCO riveste una notevole importanza nella raccolta, nel trasferimento, nella diffusione e nella condivisione delle informazioni disponibili, delle conoscenze e delle migliori pratiche nei settori di sua competenza, e sa individuare ed indicare soluzioni innovative e sperimentali attraverso progetti pilota.
È il punto cruciale del suo mandato: l’UNESCO, infatti, lancia e coordina network a livello regionale o mondiale con un triplice scopo: la ricerca, lo scambio dei risultati della ricerca, la formazione. In occasione di Conferenze Generali, anche esperti internazionali formulano nuovi approcci ai grandi problemi, che l'UNESCO e gli Stati membri si impegnano ad affrontare, mobilitando i loro talenti e le loro risorse per raggiungere obiettivi comuni.
Una strategia a medio termine viene adottata ogni sei anni dall’UNESCO, sulla base delle indicazioni della Conferenza Generale, come si è detto sopra, ed è qui che vengono definiti gli obiettivi strategici ed i risultati attesi per il lavoro complessivo dell’Organizzazione. La strategia viene predisposta dal Bureau of Strategic Planning (BSP), ufficio di collegamento con il Direttore Generale per la pianificazione programmatica e le questioni di bilancio, insieme alle relative strategie regionali e subregionali.
L’ultima pianificazione è prevista per il periodo 2022 - 2029, riportata nel documento 41 C/4, dove si ribadisce il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso una collaborazione intersettoriale dove la società civile ha un ruolo cruciale nel coinvolgere i vari enti al fine di affrontare le maggiori sfide globali.