1. I limiti biofisici del pianeta
Ogni minuto 40 ettari di foreste scompaiono nel mondo per l'intervento dell'uomo: si tratta della perdita di oltre 15 milioni di ettari di verde all'anno. Al ritmo di distruzione attuale le foreste tropicali scomparirebbero completamente nel breve termine di una vita umana: 80 anni con effetti gravissimi sugli equilibri dell'atmosfera e del clima.
Nel frattempo la popolazione continua a crescere a ritmi vertiginosi: 300 milioni di abitanti sulla terra ai tempi di Gesù Cristo, 600 milioni nel 1500, un altro raddoppio (da 600 a 1200) dal 1500 al 1800; 2 miliardi e mezzo nel 1950 e un altro raddoppio in soli 30 anni, da 2,5 miliardi ai 5 miliardi attuali. Il pianeta sta subendo una pressione folle in tempi biologici brevissimi: per milioni di anni è stato abitato da poche centinaia di milioni di persone e ora, nell'arco di una generazione, sta affrontando continui raddoppi dell'ordine di alcuni miliardi di abitanti. Un possibile difficile calcolo potrebbe essere il seguente: quante foreste, quante foglie, quanta superficie verde sono necessarie per permettere la vita a 10 miliardi di persone? Del resto è evidente che la pressione demografica è responsabile della scomparsa delle foreste: stanno saltando, per la prima volta nella storia dell'umanità, gli equilibri di base che hanno permesso la nascita e l'evoluzione della vita sulla terra. [...]