L'uso dei tests genetici predittivi si sta affermando, per ora limitatamente agli Stati Uniti, nella determinazione dei livelli di rischio individuali nell'ambito della formazione dei rapporti di lavoro e della copertura assicurativa per le spese sanitarie.
L'assunta predittività di questi tests non è in realtà omogenea per tutti i .tratti genetici considerati e, per quanto riguarda i c.d. caratteri quantitativi, non prende in adeguata considerazione la presenza di concause ambientali nella determinazione dei livelli di rischio.
La stessa definizione dei criteri di normalità che stanno alla base della valutazione dei valori misurati risente di considerazioni spesso arbitrarie o tali da massimizzare la tutela di alcuni microsistemi economici a svantaggio di altri o del complesso della società e della stessa esigenza di variabilità di base della specie umana [...]