"L'avventura" è cominciata il 21/5/1985 quando un piccolo gruppo di persone firmò (anch'io ero fra questi sognatori) un appello che chiedeva al Parlamento, entro il 1985, una disciplina legislativa ferrea, capace di scoraggiare o quanto meno di controllare questo commercio di morte. .
Non si poteva, e non si può tuttora, tollerare oltre che armi italiane uccidano in tutto il mondo: dall'Iran all'Irak, dal Libano alla Siria, dall'Etiopia alla Somalia, dalla Bolivia al Brasile al Sud Africa e nella maggior parte dei paesi della fame. Il 93,30% della vendita di armi italiane si indirizza ai paesi in via di sviluppo, cosicché i poveri pagano sempre due volte, con la fame e con la guerra. [...]