Corso di formazione “Donne, crisi umanitarie, diritti umani” (Università di Padova, febbraio/aprile 2020)
Il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e la Cattedra UNESCO “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università degli Studi di Padova insieme con il Centro Studi Difesa Civile organizzano un Corso di formazione sul tema “Donne, crisi umanitarie, diritti umani” nel quadro della implementazione del III Piano d’Azione Nazionale (PAN) Donne Pace Sicurezza (DPS) dell’Italia. In particolare, il Corso si pone in linea con gli obiettivi 6 “Accrescere le sinergie con la società civile, per implementare la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1325(2000)” e 7 “comunicazione strategica e result-oriented advocacy” del PAN DPS. Il Corso è promosso con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Obiettivi formativi
Il Corso intende offrire una declinazione approfondita, a partire dal codice internazionale dei diritti umani, della protezione e della promozione dei diritti dei gruppi “più a rischio” nelle situazioni umanitarie con particolare riferimento alle donne e alle ragazze, nonché integrare (mainstream) la dimensione di genere con particolare attenzione allo specifico delle donne e delle ragazze nel contesto di progetti e programmi anche già esistenti.
La proposta formativa vuole perciò rafforzare la consapevolezza e le competenze sui molteplici aspetti che l’adozione di una prospettiva di genere nelle crisi umanitarie comporta rispetto ad una corretta interpretazione e declinazione dell’agenda DPS alla luce delle numerose Risoluzioni in materia del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e della General Recommendation n. 30 del Comitato Cedaw del 2013 sulle donne nelle situazioni di conflitto armato.
Lo sviluppo di queste specifiche competenze, anche in continuità con l’esperienza maturata lo scorso anno nel Corso “Genere e Donne Pace e Sicurezza”, costituisce un’occasione per declinare in maniera più approfondita aspetti dell’Agenda DPS oggi assai rilevanti, non solo nei contesti “di origine” delle situazioni di emergenza politica complessa ma anche in quelli “di protezione” o “di riparo”.
Destinatari
Laureati e giovani ricercatori nel campo della pace e delle relazioni internazionali, del diritto, del lavoro sociale in contesti internazionali e multiculturali; operatori esperti del settore della cooperazione, delle migrazioni, del contrasto alla violenza nei confronti delle donne, del giornalismo e della scuola.
Frequenza
Il corsista è tenuto alla frequenza di almeno cinque dei sei moduli e alla presentazione del project work.
Periodo
febbraio/aprile 2020. Il Corso si svolge il venerdì pomeriggio (ore 14.00-19.00) e il sabato mattina (ore 8.30-13.30). date degli incontri:
21-22 febbraio
28-29 febbraio
6-7 marzo
13-14 marzo
27-28 marzo
16-17 aprile
Sede del Corso
Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova, Via Martiri della Libertà, 2.
Programma
Il Corso si articola in sei moduli:
- Crisi umanitarie e donne tra vittimizzazione, protagonismo e securitarizzazione. Dimensione di genere nei settori pace, sicurezza, con particolare riguardo ai contesti di crisi umanitarie.
- Le crisi umanitarie nel mondo oggi e le criticità rispetto ai diritti umani delle donne: ambiente e sviluppo.
- Le migrazioni femminili e le crisi umanitarie: le donne nei mixed migration flows. La risposta istituzionale delle agenzie internazionali al problema della declinazione di una prospettiva di genere nelle crisi umanitarie: l’esperienza dell’UNHCR.
- Gender mainstreaming e cooperazione internazionale nei contesti di crisi umanitaria.
- Prevenzione e contrasto alla violenza di genere in un’ottica di diritti umani.
- Condivisione degli elaborati dei corsisti e valutazione del percorso formativo.
Linee metodologiche
Gli obiettivi formativi sono perseguiti attraverso una metodologia didattica che valorizza la partecipazione attiva del corsista e il cooperative-learning in contesti di tipo prevalentemente seminariale integrati con lezioni frontali sui principali nodi critici e sviluppi teorici e applicativi delle questioni affrontate.
Il Corso adotta una prospettiva di genere e un approccio basato sui diritti umani. Tutte le fasi e le attività del percorso formativo sono infatti orientate ad integrare le esperienze differenziali di donne e uomini con la finalità di promuovere il ruolo e i diritti umani delle donne nei processi di pace. Il paradigma di riferimento si ispira ai principi del diritto internazionale dei diritti umani e della nonviolenza attiva, nonché ai concetti e alle pratiche di multi-level governance, sviluppo umano e sicurezza umana.
La didattica del corso prevede interventi di a) docenti universitari, idonei a garantire sistematicità e fondatezza scientifica ai contenuti trasmessi e la loro adeguatezza rispetto all’evoluzione del dibattito scientifico-culturale in Italia e a livello internazionale; b) esperti, funzionari di istituzioni internazionali, rappresentanti di ONG, idonei a fornire conoscenza diretta delle situazioni e delle funzioni di cui il corso tratta. I temi dell’agenda formativa riguardano infatti sia l’operatività sul terreno, sia le dinamiche comunicative; c) testimoni e attori istituzionali, la cui esperienza si presta ad essere interrogata dai partecipanti al corso per trarne indicazioni operative e suggerimenti circa iniziative da intraprendere anche a livello territoriale.
Il sistema formativo è inteso operare tramite un lavoro di rete tra società civile, mondo accademico e istituzioni.
Il Corso prevede 150 ore di formazione, di cui:
- 60 ore in presenza articolate in 6 moduli di 10 ore formative ciascuno;
- 30 ore di didattica online;
- 60 ore di studio individuale.
Le 60 ore in presenza si svolgeranno nel periodo febbraio – aprile, mediante incontri nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato mattina. Le sessioni del venerdì pomeriggio prevedono interventi volti ad illustrare aspetti teorici/tecnici della formazione; le sessioni del sabato mattina prevedono testimonianze di esperti ed esercitazioni di gruppo.
Attestazione finale
Al termine del Corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione va inviata via email con allegato documento d’identità (DPS@unipd-centrodirittiumani.it) o via posta (non fa fede il timbro postale) o consegnata a mano (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00) al Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, Via Martiri della Libertà 2, 35122 Padova.
Saranno accettate le domande pervenute entro le ore 13.00 del 10 febbraio 2020. La graduatoria degli ammessi sarà pubblicata nel sito web del Centro Diritti Umani (http://unipd-centrodirittiumani.it/) il 13 febbraio 2019. Gli ammessi dovranno confermare la loro partecipazione al corso entro il 17 febbraio inviando una mail a DPS@unipd-centrodirittiumani.it. Eventuali subentri entro il 19 febbraio.
Contributo di iscrizione
Il Corso è organizzato con il contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il quale sono coperte le spese di iscrizione di tutti i partecipanti e, fino ad un massimo di 300 euro per partecipante, quelle di viaggio e alloggio.
Gli iscritti dovranno versare una cauzione di 200 euro che sarà restituita a conclusione del Corso soltanto se il corsista avrà regolarmente frequentato il Corso e presentato il project work.
Posti disponibili
Min: 10
Max: 20
Selezione
Titoli: curriculum; altri titoli che il candidato ritenga utili.
Criteri di massima per la valutazione dei titoli: curriculum 80 (punteggio massimo), altri titoli che il candidato ritenga utili 20 (punteggio massimo).
Direzione
Paola Degani, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova
Manager didattico
Luisa Del Turco, Centro Studi Difesa Civile, Roma
Segreteria amministrativa
Donatella Daniel, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova, donatella.daniel@unipd.it, tel. 049 827 1813.