La norma pace diritti umani negli statuti dei Comuni e delle Province italiani, nonché negli statuti e nelle leggi delle Regioni e delle Province Autonome
Obiettivo generale del progetto di ricerca è quello di verificare come e quanto gli Enti di governo locale e regionale possono dare in ordine alla promozione dei principi contenuti nella Costituzione repubblicana e nel Diritto internazionale dei diritti umani, nonché alla realizzazione di eguali diritti di cittadinanza di “tutti i membri della famiglia umana” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Preambolo).
Il progetto di ricerca parte da un duplice assunto.
Il primo è che l’inserimento della norma “pace diritti umani” negli statuti degli Enti di governo locale (Comuni e Province) e regionale costituisce una scelta di grande rilievo etico, politico e giuridico, che attesta della volontà delle comunità politiche e civili locali di riconoscersi nei valori umani universali e di ulteriormente specificare la propria identità, fatta di “vicinanza al cittadino” e di autonomia. Ciò avviene, appunto, sostanziando gli statuti, oltre che di “disposizioni” funzionali ed organizzative, anche di “norme” che esplicitano la ratio profonda della vocazione degli Enti locali a soddisfare i diritti fondamentali, individuali e collettivi, dei soggetti che vivono nei loro territori.
Il secondo assunto è che tramite la norma statutaria “pace diritti umani” si radica nel profondo del territorio quell’insieme di principi che sono il nucleo duro sia della Costituzione repubblicana sia di quella parte del Diritto internazionale generale che, per il fatto di riconoscere i diritti fondamentali delle persone e dei popoli, è essa stessa la prima parte di una Costituzione mondiale in itinere. In altre parole, con questa norma lo statuto dell’Ente locale entra a far parte di un sistema di principi di portata universale e si fa artefice dell’armonizzazione (anzi, della saldatura), in re diritti umani, tra ordinamento internazionale e ordinamento interno. Insomma l’Ente locale, asserendo il proprio impegno a perseguire il bene comune “tutti i diritti umani per tutti” in seno alla comunità umana universale, si fa parte attiva della frontiera avanzata della civiltà del diritto.
I risultati del progetto di ricerca sono consultabili in Mazucchelli M., Pace e diritti umani nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni. L'infrastruttura normativa e istituzionale, Cleup, Padova, 2011 (v. box risorse sottostante).