The Role of intercultural dialogue for the development of a new (plural, democratic) citizenship
Il ruolo del dialogo interculturale per lo sviluppo di una nuova (plurale, democratica) cittadinanza (2005-2007)
Considerato che si tratta di un “progetto maggiore” nel quadro dei progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, la descrizione che segue è comprensibilmente più estesa rispetto a quella riservata ad altri progetti.
I partners
Il progetto di ricerca transnazionale su “The Role of intercultural dialogue for the development of a new (plural, democratic) citizenship” è stato promosso da un coordinamento di Cattedre Jean Monnet, Associazioni nazionali ECSA e Centri europei d’Eccellenza Jean Monnet: Centro europeo d’eccellenza Jean Monnet dell’Università di Padova, in particolare Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli che ha coordinato il Progetto, Centro europeo d’eccellenza Jean Monnet dell’Università di Malta, ECSA-Grecia, Istituto Europeo di Lotz, Polonia.
Il Progetto è stato co-finanziato dalla Commissione europea, Direzione generale educazione e cultura, Unità A2, e dalla Regione del Veneto.
Il Progetto di ricerca transnazionale è stato coordinato dal prof. Antonio Papisca e si è articolato in quattro gruppi di ricerca transnazionali e interdisciplinari per un totale di 35 ricercatori:
Istituto Europeo e Università di Lodz: “Dialogo interculturale e democrazia”: Maria Karasinska-Fendler (coordinatrice, Istituto Europeo, Lodz, Università di Lodz, Polonia), Enrique Banus (Università di Navarra, Pamplona), Léonce Bekemans (Università di Czestochowa, Polonia), Anna Jedrzejewska (Istituto Europeo, Lodz), Stanislaw Konopacki (Università di Lodz), Johannes Thomas (Università di Paderborn), Kazimierz Sobotka (Istituto Europeo, Lodz, Università di Lodz).
ECSA Grecia-Università Panteion, Atene: “Governare un’Europa multiculturale: un nuovo approccio repubblicano”: Constantine A. Stephanou (coordinatore, Università Panteion, Atene, ECSA-Grecia), Dimitris N.Chryssochoou (Università di Creta), Kostas A. Lavdas (Università di Creta), Iro Nicolacopoulou Stephanou (Università Panteion, Atene).
Università di Malta: “Dialogo interculturale e Partenariato Euro-Mediterraneo”: Peter G. Xuereb (coordinatore, Università di Malta), Guy Harpaz (Università Ebraica di Gerusalemme), Deniz Ilgaz (Università Bogazici, Istanbul), Aomar Ibourk (Università di Marrakech), Slim Laghmani (Università di Tunisi), Erwan Lannon (Università di Ghent, Belgio), Çigdem Nas (Università Marmara, Istanbul), Fatiha Sahli (Università Cady Ayyad Marrakech, Morocco), Gerald M. Steinberg (Università Bar Ilan, Israele), Anneleen Van Bossuyt (Università di Ghent), Peter Van Elsuwege (Università di Ghent).
Università di Padova: “Dialogo interculturale, diritti umani, società civile e ordine mondiale”: Marco Mascia (coordinatore, Università di Padova), Carlos Ballesteros (Università Nazionale Autonoma del Messico), Paola Degani (Università di Padova), Giuseppe Grampa (Università di Padova), Giampiero Griffo (Disabled Peoples’ International, DPI), Kumiko Haba (Università Hosei, Tokyo), Vincenzo Pace (Università di Padova), Antonio Papisca (Università di Padova), Rosa Maria Piñon Antillon (Università Nazionale Autonoma del Messico), Roberto Scarciglia (Università di Trieste), Klaus Starl (Centro di formazione e ricerca per i diritti umani e la democrazia, Graz), Stefano Valenti (Consiglio d’Europa).
Il Progetto nel suo insieme e la sua pubblicazione hanno anche grandemente beneficiato del lavoro di un Comitato di regia, il quale ha anche funzionato da Comitato editoriale. Esso è stato formato dai professori Léonce Bekemans, Maria Karasinska-Fendler, Marco Mascia, Antonio Papisca, Peter Xuereb, e ha guidato l’approccio “policy oriented” del lavoro di ricerca.
Il progetto è stato lanciato nei giorni 24-25 marzo 2006 all’Università di Padova con una conferenza iniziale su “Intercultural dialogue and human rights: inclusive Cities in inclusive Europe”. Nel corso della ricerca vari incontri dei gruppi hanno avuto luogo in varie città allo scopo di assicurare il carattere fortemente orientato all’azione del progetto.
La traccia tematica
Il tema del dialogo interculturale è intrinsecamente multi-, inter- e trans-disciplinare e tocca molti aspetti e problemi delle nostre società europee. Il presente decennio vede il crescente allargamento dell’Unione Europea e, allo stesso tempo, l’aumento delle diversità in un’era densa di occasioni e di sfide. L’Unione Europa si presenta al mondo con un’immensa ricchezza di diversità culturali, sociali e linguistiche.
In questo contesto, i valori condivisi che tengono insieme le nostre società, quali libertà, lealtà, democrazia, diritti umani, stato di diritto, tolleranza e solidarietà, diventano cruciali per il futuro dell’Europa.
La ridefinizione della cittadinanza in concetto plurale (pluralista) è parte essenziale del discorso sul dialogo interculturale, in vista di aprire nuovi orizzonti e vie per la pratica della democrazia rappresentativa e partecipativa a livello locale, nazionale, europeo e internazionale, dalla città fino all’Unione Europea e ad altre istituzioni internazionali. Questa è una strada che offre opportunità a tutti di esercitare gli eguali diritti di cittadinanza nella ‘città inclusiva’. In particolare, essa offre nuovi ruoli alle organizzazioni e ai movimenti di società civile e alle istituzioni di governo locale.
Nella prospettiva di ricerca multi- e inter-disciplinare che ceratterizza il Progetto di ricerca europeo “Il ruolo del dialogo interculturale per lo sviluppo di una nuova (plurale, democratica) cittadinanza”, il paradigma dei diritti umani è assunto quale potente facilitatore trans-culturale per passare dallo stadio conflittuale della multi-culturalità alla fase dialogica della inter-culturalità. Questo comporta:
- la necessità di arricchire la tradizionale cultura dei diritti con nuove categorie quali ‘nuova’ cittadinanza, inclusione, democrazia locale e internazionale, responsabilità condivisa per i beni comuni, ecc.;
- la necessità di politiche pubbliche aventi come abiettivo strategico l’inclusione degli individui e dei gruppi nella città;
- l’utilità di fare riferimento alle varie Conferenze ECSA-Wolrd (Bruxelles, 2002-2004) quali valido sussidio per una fertile riflessione sul dialogo interculturale;
- l’invito all’Unione Europea di impegnarsi per un’ambizione e continuativa politica a favore del dialogo interculturale, in particolare in occasione dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale del 2008;
- l’impegno del mondo accademico ad utilizzare sempre più un approccio scientifico orientato all’azione per quanto riguarda l’interrelazione fra dialogo interculturale e cittadinanza.
Il contesto concettuale
Si segnalano di seguito i vari concetti e assunti di base che sono usati, sviluppati e applicati nei saggi dei vari autori:
- il dialogo interculturale è assunto quale pre-requisito per la coesione sociale e la pace a livello interno e internazionale;
- il dialogo interculturale può fornire occasioni concrete per tutti coloro che vivono nella città di meglio conoscersi gli uni gli altri, ma anche di ‘fare insieme’ nella stessa comunità politica;
- le istituzioni hanno il compito di creare un terreno idoneo al ‘fare insieme’, cioè di garantire gli stessi diritti di cittadinanza a tutti. Questo si collega all’avvenuto riconoscimento giuridico internazionale dei diritti umani e al concetto di cittadinanza attiva;
- il concetto di cittadinanza attiva è strettamente collegato alla democrazia e alle varie dimensioni della pratica della democrazia dal livello locale a quello interanzionale;
- perché il dialogo fra le culture sia fertile, l’Unione Europea deve rispondere alla sfida di fare dello ‘spazio europeo’ un reale spazio di interculturalità;
- l’ambiente naturale del dialogo interculturale è la città, e la città inclusiva deve fornire il terreno per lo sviluppo del dialogo;
- fa parte della ricerca orientata all’azione tracciare l’identikit della città inclusiva e dell’Europea inclusiva e trovare indicatori significativi della ‘inclusione’;
- obiettivo prioritario del dialogo interculturale è quello di motivare gli individui e i gruppi delle varie culture a condividere valori universali ‘facendo insieme’ nella città e nell’Unione Europea;
- la partecipazione politica è la caratteristica fondamentale della città inclusiva e dell’UE inclusiva;
- l’educazione orientata all’azione è pertanto necessaria per conseguire consapevolezza civile e politica sulla via della pace.
I risultati
I risultati della ricerca sono stati presentati in una Conferenza finale, a partecipazione internazionale, svoltasi presso l’Università di Padova dall’1 al 4 marzo 2007 e pubblicati nel volume L.Bekemans, M.Karasinska-Fendler, M.Mascia, A.Papisca, C.A.Stephanou, P.G.Xuereb (eds), Intercultural Dialogue and Citizenship. Translating Values into Actions. A Common Project for Europeans and Their Partners, Venezia, Marsilio, 2007, pp. 665.
Questa pubblicazione di saggi scientifici fornisce una lettura aggiornata, in ottica interdisciplinare, sul ruolo del dialogo interculturale per lo sviluppo di una nuova cittadinanza in Europa. I molteplici contributi analizzano vari aspetti delle dimensioni politiche e istituzionali, interne ed esterne, del dialogo intercuturale, concepito quale fattore essenziale di coesione sociale e di sicurezza umana.
I saggi forniscono uno scenario dal quale l’Unione Europea può partire per essere protagonista esemplare di “dialogo” coinvolgente governi, enti locali e società civile, con i diritti umani al centro della strategia intesa a costruire una Europa genuinamente inclusiva.
Nel suo complesso, la ricerca policy-oriented ambisce anche fornire idee e proposte per l’Anno Europeo del Dialogo Interculturale del 2008.
I saggi dei ricercatori che hanno fatto parte attiva del Gruppo di lavoro coordinato dall’Università di Padova, sono stati pubblicati, tradotti dalla versione originale inglese, nel volume a cura di M.Mascia “Dialogo interculturale, diritti umani e cittadinanza plurale”, Venezia, Marsilio, 2007, pp.229.
I saggi dei ricercatori che hanno partecipato al Gruppo di lavoro coordinato dall’Istituto Europeo e dall’Università di Lodz sono stati pubblicati, tradotti dalla versione originale inglese, nel volume a cura di Maria Karasinska-Fendfler, Dialog miedzykulturowy a demokracja, Instytut Europejski w Lodzi, 2007 (seria wydawnicza Integracja Europejska/Monografie), pp.226.
Intercultural Dialogue and Citizenship. Translating Values Into Actions A Common Project for Europeans and Their Partners
Edited by Léonce Bekemans, Maria Karasinska-Fendler, Marco Mascia, Antonio Papisca, Constantine A. Stephanou, Peter G. Xuereb, Marsilio Editori, 2007
Editorial Note
Content Premises
Note on the Contributors
General Introduction
A. “Intercultural dialogue and democracy” (Lodz Team)
Introduction
Maria Karasinska-Fendler
Identity, Culture and democracy
Kazimierz Sobotka
European Citizenship for inclusive Europe
Stanislaw Konopacki
How intercultural dialogue can improve european democracy - deliberative approach
Maria Karasinska-Fendler
The art of intercultural dialogue
Enrique Banus
Urban environment of intercultural dialogue in Europe: Why cities matter in building a democratic “urban civitas”
Léonce Bekemans
Existing and potential fora for intercultural dialogue in the EU
Anna Jedrzejewska
Islam, Democratic Values and the Experience of al-Andalus
Johannes Thomas
Conclusions
B. “Governing a Multicultural Europe: A New Republican Approach” (Athens Team)
Introduction
Constantine A. Stephanou
Governing a Multicultural Europe: Policy Challenges and Responses
Constantine A. Stephanou & Iro Nicolacopoulou - Stephanou
A Republic of Europeans: Civic Unity in Polycultural Diversity
Kostas A. Lavdas and Dimitris N. Chryssochoou
C. “Intercultural dialogue and EU-Mediterranean Partnership” (Malta Team)
Intercultural dialogue in Europe and the Mediterranean in the context of the Euro- Mediterranean Partnership
Peter G. Xuereb
The nurturing and development of intercultural dialogue through youth action in the Euro-Mediterranean Region: ‘urban and rural institutes’ for the young; a policy suggestion for the EMP Youth Programme
Deniz Ilgaz
Les cooperatives d’alphabetisation et d’education au Maroc : elements d’evaluation
Aomar Ibourk
Placer les sociétés civiles au cœur du partenariat renouvelé des defis et des pistes pour l’avenir
Neila Akrimi
Civil society, intercultural dialogue and political activism: rethinking EMP policies
Gerald M. Steinberg
Normative power, legitimacy deficit and intercultural dialogue in the EU-Israeli context
Guy Harpaz
Le partenariat Euro-Maghrebin, droits humains et dialogue
Fatiha Sahli
Minorities in the the Euro-Mediterranean Area: the prerequisites for launching a fruitful intercultural dialogue
Erwan Lannon, Anneleen Van Bossuyt, Peter Van Elsuwege
L’apport du Partenariat euroméditerranéen à la société civile dans le sud de la Méditerranée. étude de cas: la Lingue tunisienne des droits de l’homme
Jinan Limam
Intercultural dialogue and democratisation in the Mediterranean: Turkey as a facilitator
Çigdem Nas
Est-ce la guerre des civilisations ?
Slim Laghmani
D. “Intercultural dialogue and human rights, civil society and world order issues” (Padua Team)
Introduction
Marco Mascia
Citizenship and citizenships ad omnes includendos: a human rights approach
Antonio Papisca
The European Union ‘dialogues’ strategy as an effective way towards a world order based on human rights
Marco Mascia
The intercultural dialogue between the European Union and Latin America
Rosa Maria Piñon Antillon, Carlos Ballesteros
The mainstreaming of Intercultural dialogue in the Council of Europe, OSCE and UNESCO
Stefano Valenti
Do we (again) make the bill without the people? Human security for the inclusive city and the political dimension of intercultural dialogue
Klaus Starl
Policy dialogue among cultures and religions in the city
Vincenzo Pace
Why multiculturalism affects Gender Matters. The need of a women rights-based approach
Paola Degani
Inclusion, human rights and intercultural dialogue
Giampiero Griffo
Democracy, Nationalism and Citizenship under the Enlarged EU. The Effects of the Globalisation and Democratisation
Kumiko Haba
Comparative law and administrative citizenship in Balkan Area
Roberto Scarciglia
Violence in religions?
Giuseppe Grampa
General Conclusion
Léonce Bekemans