diritti umani

Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP) International University of Peoples’ Institutions for Peace (IUPIP)

Logo Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca", Università di Padova

La International University of Peoples’ Institutions for Peace (IUPIP)-Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP) è sorta nel 1993 a Rovereto per iniziativa della Fondazione Opera Campana dei Caduti.
Il suo scopo è fornire uno spazio di ricerca e formazione nel campo della tutela dei diritti umani e dei popoli, della costruzione della pace, della trasformazione dei conflitti, della nonviolenza, della democrazia partecipativa, dello sviluppo sostenibile dal basso, del mondo dei movimenti sociali e della diplomazia popolare.
Destinatario immediato dell’iniziativa è il mondo delle organizzazioni di società civile impegnati in tali campi. La IUPIP/UNIP è sostenuta dal Forum Trentino per la Pace, dalla Città di Rovereto, dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, nonché dalla Provincia Autonoma di Trento, che contribuisce finanziariamente in attuazione della sua legge n. 11 del 10 giugno 1991 sulla promozione e diffusione della cultura della pace.
Alla fondazione della IUPIP/UNIP ha contribuito in modo decisivo il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova, dalla cui scuola di specializzazione in Istituzione e tecniche di tutela dei diritti umani provenivano i primi responsabili organizzativi dei corsi internazionali e nazionali.
Il Comitato Scientifico dell’UNIP ha riunito alcuni dei migliori esponenti della ricerca e dell’impegno civile transnazionale su questi temi. Sotto la direzione del prof. Antonio Papisca esso ha predisposto il progetto di un corso residenziale di addestramento a funzioni operative di diplomazia popolare, da tenersi ogni estate, per responsabili di Organizzazioni nongovernative, educatori, attivisti dei movimenti di base.
Il mondo dell’associazionismo operante a fini di promozione umana “dal quartiere all’ONU” rappresenta infatti il destinatario immediato di questa iniziativa. Da tempo esso esprime una crescente e positiva domanda di formazione, alla quale l’UNIP intende rispondere, investendo risorse umane e finanziarie adeguate.
Il paradigma giuridico di riferimento per la elaborazione dei programmi formativi dell’UNIP è quello del Codice internazionale dei diritti umani. Tale paradigma è costituito dall’insieme di norme, procedure e politiche finalizzate allo sviluppo integrale della persona umana.

Le finalità fondamentali dell’UNIP sono:

  • promuovere una cultura della pace e della mondialità nello spirito dei programmi dell’UNESCO;
  • contribuire all’attuazione dei diritti umani e dei popoli a livello globale;
  • diffondere i principi della nonviolenza;
  • formare a ruoli attivi nella diplomazia popolare e nella risoluzione pacifica dei conflitti, sviluppando competenze e abilità appropriate.

L’attività più impegnativa e rappresentativa dell’UNIP è stato il corso internazionale residenziale di tre settimane, rivolto a membri attivi di organizzazioni nongovernative e movimenti di base di società civile. I temi portanti di ogni edizione sono la diplomazia popolare, i diritti umani, la nonviolenza.
Il corso internazionale dell’UNIP è iniziato nel 1993 ed ha avuto dodici edizioni. Tra il 1993 e il 2004 hanno partecipato al corso internazionale quasi quattrocento persone, provenienti da quasi cento Paesi diversi. Tra i docenti del Corso ricordiamo: Philip Alston, Elise Boulding, Alejandro Bendaña, Beryl Carby – Mutambirwa; Michel Chossudovsky, Richard Falk, Johan Galtung, Susan Georges, Jørgen Johansen, Georges Kutukdjian, Laurence McKeown, David Morrison, Jan Öberg, Pat Patfoort, Antonio Papisca, Giuliano Pontara, Shastri Ramachandaran, François Rigaux, Chaiwat Satha-Anand, Simona Sharoni, Anuradha Vittachi. Molti dei docenti al corso sono anche membri del Comitato scientifico dell’UNIP.
Tra i corsisti, provenienti da piccole e grandi ONG di tutto il mondo, molti hanno raggiunto negli anni successivi ruoli importanti nei settori dell’impegno per la pace, lo sviluppo e i diritti umani nei loro paesi.
Nel primo anno di corsi (estate 1993) sono state analizzate due situazioni di conflitto acuto: le guerre nell’ex-Jugoslavia e le lotte sociali in Brasile. Le problematiche sono state affrontate alla luce della teoria generale dei conflitti, del diritto internazionale dei diritti umani e della teoria e pratica della nonviolenza. Nel secondo anno (estate 1994) si sono affrontati i temi della diplomazia popolare, della nonviolenza e del ruolo dei movimenti di donne nella risoluzione pacifica dei conflitti. Particolare attenzione è stata posta nell’analizzare il ruolo di movimenti femminili per la pace nel conflitto israeliano-palestinese. Il terzo anno (estate 1995) è stato dedicato ai mezzi di comunicazione di massa come ostacolo e, rispettivamente, risorsa per la conduzione pacifica e nonviolenta dei conflitti. Durante il quarto anno (estate 1996) sono stati approfonditi gli aspetti umani, legali ed economici del fenomeno delle migrazioni. L’argomento del quinto anno (autunno 1997) sono stati i problemi legati alla globalizzazione dell’economia, i suoi aspetti di violenza strutturale ed i possibili approcci alternativi. Nel sesto anno (autunno 1998) è stata esaminata la ricostruzione sociale e spirituale delle società post-belliche. La settima edizione (autunno 1999) è stata dedicata all’analisi dei diritti economici, culturali ed ai problemi legati alle lotte ecologiche mentre il tema dell’edizione del 2000 è stato il governo umano e la solidarietà globale. Di diplomazia popolare, nonviolenza e degli aspetti teorici e pratici dei processi di riconciliazione e re-integrazione, si è discusso nel corso organizzato nel 2001. La decima edizione (autunno, 2002) è stata focalizzata sulla trasformazione della società civile globale dopo l’11 settembre, prestando particolare attenzione alla politica del WTO e a come il sistema politico globale si sia modificato dopo il crollo delle Torri Gemelle. Tali tematiche sono state poi riprese nel percorso del 2003, in cui si sono analizzate le cause psicologiche, economiche e geopolitiche della nuova guerra al fine di approdare all’identificazione di alternative nonviolente. Nel 2004 il tema è stato invece la globalizzazione e le lotte nonviolente delle popolazioni indigene.
Al corso internazionale, che è stato sospeso nel 2005 (salvo il già ricordato incontro degli “ex allievi” del 2006), si sono successivamente aggiunte altre significative attività, realizzate anche attraverso lo sviluppo di collaborazioni qualificate con reti istituzionali e di società civile del Trentino, nazionali e internazionali:

  • Il corso annuale per formatori di obiettori in servizio civile, istituito nel 1994 e proseguito fino al 2002, anch’esso avviato con il sostanziale contributo del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova.
  • Il corso biennale sui diritti umani e la trasformazione dei conflitti, rivolto a studenti di giurisprudenza israeliani e palestinesi, istituito nel 1998 e rinnovato fino al 2003.
  • I corsi locali sulla diplomazia popolare, la tutela dei diritti umani, la cooperazione internazionale, l’economia e l’educazione interculturale, rivolti al mondo della scuola, del lavoro e dell’associazionismo di promozione umana in Trentino, iniziati nel gennaio 1997 e che tuttora presentano un ricco programma di conferenze, corsi formativi veri e propri, viaggiai studio (in Africa, nei Balcani, ecc.).
  • La promozione di progetti di ricerca scientifica; la pubblicazione della collana “Alternative” (Edizione Gruppo Abele): una serie di agili volumi in cui vengono pubblicati materiali presentati o preparati nell’ambito dell’UNIP ed altri interventi sui grandi temi della pace.
  • La pubblicazione di “IUPIP Newsletter”, bollettino di informazione e discussione, rivolto particolarmente ai partecipanti ai corsi internazionali.

L’UNIP è dotato di una biblioteca in costante espansione con materiale riguardante la nonviolenza, la pace, i diritti umani, la diplomazia popolare, i mass media, il femminismo, le migrazioni, i rifugiati, la globalizzazione, gli approcci di economia alternativa e la peace research. I libri sono a disposizione presso la Biblioteca Civica di Rovereto.

I anno di corsi
19 luglio - 6 agosto 1993

Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP)
International University of Peoples’ Institutions for Peace (IUPIP)

Fondazione Opera Campana dei Caduti, Rovereto
Forum Trentino per la Pace
Provincia Autonoma di Trento
Città di Rovereto

Il primo Anno Accademico dell’UNIP è stato interamente dedicato allo studio di due situazioni conflittuali, l’una europea (la guerra negli stati dell’ex Jugoslavia), l’altra extraeuropea (le realtà brasiliane) che sono state lette alla luce delle norme del diritto internazionale dei diritti umani e dei principi e delle tecniche di soluzione nonviolenta dei conflitti.
Nelle tre settimane di corso i due casi studio del Brasile e dei Paesi dell’ex Jugoslavia sono stati analizzati in chiave locale, nazionale e internazionale considerando le numerose e diversificate tipologie conflittuali, il ruolo dei diversi attori, le strategie attuate e le prospettive di soluzione.
Essi hanno costituito il filo conduttore per verificare i temi oggetto delle relazioni: quale pedagogia per una cultura di pace; il contributo delle istituzioni di società civile nel costruire un nuovo ordine mondiale democratico; i problemi dell’economia mondiale nella prospettiva dello sviluppo umano, della qualità dell’ambiente e della democrazia.

Programma
Lunedì 19 luglio

Presentazione del corso
Gianni Bazzanella, Presidente della Giunta Provinciale di Trento
Pietro Monti, Reggente della Fondazione Opera Campana della pace
Silvio Franch, Vice-reggente della Fondazione
Antonio Papisca, Presidente del Comitato scientifico dell’UNIP
Manfred Peters, Presidente dell’”Università de la Paix”, Namur (Belgio).

Presentazione dei partecipanti al Corso

I Sessione
20 - 24 luglio

La guerra nei Balcani
Presentazione del dossier
Tavola rotonda
Dinamiche conflittuali e prospettive di soluzione: l’impegno dei movimenti contro la guerra e per la pace. Il conflitto nella Ex-Jugoslavia.
Testimonianze dal conflitto e proiezioni di audiovisivi
Dibattito tra i relatori, i partecipanti al corso e alcuni rappresentanti delle associazioni nongovernative che hanno avviato progetti di solidarietà

I conflitti in Brasile
Presentazione del dossier
Tavola rotonda
Dinamiche conflittuali caratterizzanti la società brasiliana
Dibattito

Testimonianze dal conflitto e proiezioni di audiovisivi
Dibattito tra i relatori della mattinata, i partecipanti al corso e alcuni rappresentanti delle associazioni nongovernative che hanno avviato progetti di solidarietà.
Le realtà telematiche nell’ambito del movimento transnazionale per la pace: presentazione del Bollettino telematico “pace-diritti umani” dell’Università di Padova

La nonviolenza per la soluzione dei conflitti
Presentazione e discussione delle schede

Relazioni
Giuliano Pontara, Università di Stoccolma
Jan Ôberg, Transnational Foundation for Peace and Future Research, Lund (Svezia)
Discussione
Pausa di approfondimento personale

Il contributo della nonviolenza nei conflitti in Brasile e nella ex-Jugoslavia
Dibattito con i relatori del mattino e con alcuni partecipanti alle tavole rotonde di martedì e mercoledì

Il diritto internazionale dei diritti umani
Presentazione e discussione delle schede
Relazioni
Antonio Papisca, Università di Padova
Enrico Turrini, Ufficio europeo dei brevetti, Monaco
Discussione
Pausa di approfondimento personale

L’applicazione del diritto internazionale dei diritti umani nei conflitti in Brasile e nella ex-Jugoslavia
Dibattito con i relatori e con alcuni partecipanti alle tavole rotonde di martedì e mercoledì

Serata pubblica in collaborazione col Forum Trentino per la Pace
Il contributo alla pace del dialogo ecumenico e interreligioso

Intervengono esponenti delle religioni musulmana, ortodossa, cattolica

Lo stato dell’organizzazione internazionale: intergovernativismo, multinazionalismo, sopranazionalismo, deficit democratico
Tavola rotonda con responsabili di Organizzazioni nongovernative e funzionari di organizzazioni intergovernative

II Sessione
26 - 27 luglio
Proposte pedagogiche per una cultura di pace

Esercitazione
Daniele Novara, Centro psicopedagogico per la pace, Piacenza

Presentazione e discussione delle schede
Relazioni
Georges Kutukdjian, Unesco, Parigi
Antonio Nanni, vice-direttore Cem Mondialità
Verifica e valutazione del lavoro svolto

Relazioni
Anna Mansour, Director of Educational Program Unicef, Beirut
Myriam Karela, Assistente Educational Programme, Unesco, Parigi
Carlos Brandao, Università di Campina, Brasile
Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: discussione sulle relazioni del mattino
Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: applicazioni ai casi-studio (ex Jugoslavia e Brasile)

III Sessione
28 - 30 luglio
L’ordine mondiale tra diritto degli stati e diritto delle comunità umane: il contributo delle istituzioni di società civile

Presentazione e discussione delle schede
Presentazione da parte dei partecipanti di esperienze di associazionismo internazionale e di lavoro in istituzioni intergovernative internazionali
Brainstorming con l’obiettivo di inviduare alcuni concetti-chiave relativi al tema della giornata da sottoporre ai relatori del giorno successivo
Presentazione dei lavori di gruppo
Relazioni
Marco Mascia, Università di Padova
François Rigaux, Università di Lovanio
Pausa dedicata all’approfondimento individuale o di gruppo

Relazioni
Richard Falk, Università di Princeton
Johan Galtung, Università di Honolulu

Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: discussione sulle relazioni del mattino
Pausa
Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: applicazioni ai casi-studio (ex Jugoslavia e Brasile)

Serata pubblica. Dibattito sui temi del nuovo ordine mondiale
Esercitazioni nei gruppi di lavoro: sperimentazione di tecniche politiche di informazione e promozione sui temi affrontati con riferimento ai casi-studio (stesura di un appello, di un ordine del giorno, di comunicazioni a organismi internazionali, comunicati stampa, proposte di azioni dirette nonviolente, ecc.)

Esercitazioni nei gruppi di lavoro: sperimentazione di tecniche pedagogiche e formative volte alla trasmissione culturale e alla promozione dei temi affrontati con riferimento ai casi-studio (percorsi formativi per le scuole, le associazioni nongovernative, operatori dell’informazione, ecc.)
Pausa
Presentazione in assemblea dei materiali elaborati

IV Sessione
2 - 4 agosto
I problemi dell’economia mondiale nella prospettiva dello sviluppo umano, della qualita’ dell’ambiente, della democrazia

Presentazione e discussione delle schede
Presentazione da parte dei partecipanti di esperienze di cooperazione internazionale per lo sviluppo umano
Brainstorming con l’obiettivo di inviduare alcuni concetti-chiave relativi al tema della giornata da sottoporre ai relatori del giorno successivo
Pomeriggio dedicato all’approfondimento individuale o di gruppo
Verifica e valutazione del lavoro svolto
Presentazione dei lavori di gruppo

Relazioni
Piergiorgio Cancellieri, Unicef,Ginevra
Vandana Shiva, Third World Network
Guido Mantega, S. Paulo, Brasile

Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: discussione sulle relazioni del mattino
Pausa
Gruppi di lavoro con la partecipazione dei relatori: applicazioni ai casi-studio (ex Jugoslavia e Brasile)

Esercitazioni nei gruppi di lavoro: sperimentazione di tecniche politiche di informazione e promozione sui temi affrontati con riferimento ai casi-studio (stesura di un appello, di un ordine del giorno, di comunicazioni a organismi internazionali, comunicati stampa, proposte di azioni dirette nonviolente, ecc.)

Esercitazioni nei gruppi di lavoro: sperimentazione di tecniche pedagogiche e formative volte alla trasmissione culturale e alla promozione dei temi affrontati con riferimento ai casi-studio (percorsi formativi per le scuole, le associazioni nongovernative, operatori dell’informazione, ecc.)
Pausa
Presentazione in assemblea dei materiali elaborati

V Sessione
5 - 6 agosto
Le proposte dell’UNIP alla società civile internazionale

Elaborazione di proposte di interventi politici, pedagogici e formativi per la promozione dei temi trattati nelle settimane di studio

Elaborazione di proposte di interventi politici, pedagogici e formativi per la promozione dei temi trattati nelle settimane di studio

Elaborazione di proposte di interventi politici, pedagogici e formativi per la promozione dei temi trattati nelle settimane di studio

Verifica con i partecipanti dell’andamento del corso e proposte per il futuro Anno Accademico

Tutors:
Paolo De Stefani, Matteo Mascia, Teresa Ravazzolo

Specialisti in Istituzioni e tecniche di tutela dei diritti umani, UniversitÖ di Padova

Segreteria Organizzativa:
Elisabetta Vanzetta

Segreteria dell’UNIP:
presso Fondazione Opera Campana dei Caduti
Colle di Miravalle - 38068 Rovereto (TN)
Tel. 0464/434412 - Fax. 0464/434084

Lingue del Corso:
Italiano, Inglese, Portoghese

Sede:
Palazzo della Pubblica Istruzione
Corso Bettini, 84 - Rovereto (TN)

Per informazioni aggiornate sulle iniziative dell’IUPIP/UNIP si può consultare il sito www.iupip.unimondo.org.

Parole chiave

educazione pace diritti umani università

Percorsi

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