27 Gennaio 2009 - Giornata Internazionale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dell'Olocausto. Messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite.
Nel 2005 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 27 gennaio "Giornata internazionale della memoria" in ricordo dell’entrata delle truppe sovietiche, nel 1945, ad Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento nazista.
La commemorazione ha il significato di riconfermare la volontà di non dimenticare quanto è successo: ogni Paese membro delle Nazioni Unite ha l’obbligo di onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto e di sviluppare e adottare programmi educativi per trasmettere alle generazioni future l’insegnamento tratto dalla Shoah e la memoria di ciò che è stato.
Ma non solo: con questa Risoluzione, viene presa una chiara posizione contro qualsiasi forma di negazione della Shoah come evento storico, così come viene espresso un forte apprezzamento nei confronti dei Paesi che operano attivamente nella preservazione e mantenimento dei luoghi della Shoah, come i campi di sterminio, i campi di concentramento e di lavoro forzato.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha reso pubblico un messaggio per la Giornata internazionale della Memoria il cui testo recita*:
“Oggi ricordiamo i milioni di vittime causate dal nazismo – per quasi un terzo ebrei e rappresentanti di numerose minoranze – che hanno sofferto atti atroci di discriminazione, privazione, crudeltà e violenza.
Nuove iniziative in ricordo dell’Olocausto, così come i programmi educativi hanno fornito un’autentica base alla speranza. Questa speranza è il tema della ricorrenza di quest’anno.
Ciò nonostante possiamo e dobbiamo fare di più se vogliamo convertire in realtà tale speranza.
Occorre continuare a esaminare perchè il mondo non è riuscito a scongiurare l’Olocausto e le altre atrocità avvenute in seguito. In tal modo, avremo armi migliori per sconfiggere l’antisemitismo e altre forme di intolleranza.
Dobbiamo continuare ad insegnare ai nostri bambini le lezioni apprese dai capitoli più bui della nostra storia. Ciò li aiuterà a costruire – meglio rispetto alle generazioni passate - un mondo di coesistenza pacifica.
Il negazionismo va combattuto, e bisogna opporsi con chiarezza al bigottismo e all’odio.
E dobbiamo sostenere criteri e norme che le Nazioni Unite hanno posto in essere per proteggere le persone e combattere l’impunità per genocidio, nonché per crimini di guerra e contro l’umanità.
Il nostro mondo continua ad essere afflitto dalla piaga della violenza spietata, del totale disprezzo per i diritti umani, e dalla persecuzione delle persone esclusivimante sulla base della loro identità.
In occasione di questa quarta Giornata di commemorazione, onoriamo la memoria delle vittime dell’Olocausto, riaffermando la nostra fede nella dignità e nei diritti uguali per tutto il genere umano. Impegniamoci allora a lavorare insieme per trasformare la speranza di oggi in un miglior futuro domani.
Grazie”
Il Segretario generale durante una cerimonia di commemorazione in onore delle vittime della Shoah alla Park East Synagogue di New York, ha inoltre sottolineato che nella sua recente visita in Medio Oriente ha visto in prima persona le sofferenze degli israeliani e degli abitanti della striscia di Gaza. Collegando, quindi, il ricordo dell’Olocausto con la tragedia della guerra odierna, ha affermato:
“Ho detto a tutti quelli che ho incontrato, di entrambe le parti: questo deve terminare.
Sono partito dalla regione più determinato che mai a lavorare in favore di un mondo dove due Stati, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco in pace e sicurezza. La guerra non può essere mai una risposta” - enfatizzando che “è necessario rafforzare le forze della coesistenza pacifica e del dialogo”
Sappiamo tutti che non potremo mai fare sì che il mondo si sbarazzi totalmente dei suoi tiranni e dalla sua intolleranza. Non possiamo convertire tutti gli estremisti sulla via della ragione e della luce. …Possiamo solo fronteggiarli e alzare le nostre voci nel nome della nostra comune umanità”
Molte iniziative sono state avviate per ricordare e riflettere sui tragici avvenimenti della nostra storia recente, sia presso le Nazioni Unite che in tutto il mondo.
In particolare in Italia sono previsti incontri di approfondimento, seminari, mostre fotografiche, testimonianze e manifestazioni in molte località ad opera di amministrazioni, istituzioni e gruppi della società civile.