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18/5/2021

Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA): presentata la relazione "Uguaglianza nell'Ue a 20 anni dalla prima attuazione delle direttive sulla parità"

L'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) ha presentato una relazione dal titolo "Uguaglianza nell'Ue a 20 anni dalla prima attuazione delle direttive sulla parità". Essa illustra la portata e la natura delle esperienze vissute di disuguaglianza e di discriminazione in tutta l'Ue, facendo riferimento ai motivi di discriminazione e ai settori della vita coperti dalle direttive sulla parità di trattamento in materia di razza e di occupazione, nonché in relazione ai motivi e ai settori contemplati dalla proposta di direttiva sulla parità di trattamento.

I dati e le prove raccolti dalla FRA dimostrano che in tutta l'Ue le persone  subiscono regolarmente discriminazioni per motivi e nei settori della vita elencati nella direttiva sull'uguaglianza razziale e nella direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione, nonostante le direttive siano in vigore già dal 2000. Ciò mette in discussione l'efficacia delle misure e degli accordi istituzionali che gli Stati membri hanno messo in atto per far rispettare la legislazione sulla non discriminazione, comprese le norme da essi stabilite in materia di efficacia, proporzionalità e dissuasività delle sanzioni in caso di discriminazione (articolo 15 della direttiva sull'uguaglianza razziale; articolo 17 della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione). Ulteriori carenze riguardano le sanzioni applicate in tutti gli Stati membri, che attualmente "non garantiscono un ricorso effettivo né fungono da deterrente efficace".

La prevalenza di discriminazioni fondate sulla razza o l'origine etnica rimane costantemente elevata, sia nel corso del tempo che tra diversi gruppi di popolazione nei diversi Stati membri. Per quanto riguarda l'Italia, il rapporto indica la più alta prevalenza quinquennale nell'Ue di discriminazioni religiose nei confronti di musulmani di origine nordafricana e un'elevata prevalenza di esperienze di discriminazione in base all'età nell'occupazione, in particolare per le persone anziane. Inoltre, il livello di consapevolezza della legislazione contro la discriminazione e degli organismi per l'uguaglianza tra alcuni gruppi di persone in Italia rimane uno dei più bassi dell'Ue. Tuttavia, negli ultimi anni, l'Italia, insieme a diversi altri Stati membri, ha iniziato ad implementare le linee guida sul miglioramento della raccolta e dell'utilizzo dei dati sulla parità.

Il rapporto completo è disponibile al link sottostante.