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3/12/2010
Mani che proteggono il mondo, in evidenza l'Europa
© Unione europea

Commissione Europea: proposta per creare un corpo volontario europeo di aiuto umanitario

La Commissione Europea ha adottato una comunicazione sulla creazione di un Corpo volontario europeo di aiuto umanitario, come previsto dal trattato di Lisbona (art. 214 c. 5 del TFUE).

Si tratta di un documento politico che esamina il volontariato in Europa e definisce le esigenze del corpo volontario, indicando le condizioni per contribuire in modo positivo agli interventi umanitari europei.

Il fine di tale Corpo è di esprimere appieno l'impegno dell'Unione alla solidarietà e di favorire la collaborazione tra cittadini dei Paesi dell'Unione.

Il corpo contribuirà positivamente ai dispositivi di volontariato esistenti selezionando, formando e inviando volontari.
L'intento è anche di sviluppare forti sinergie con le organizzazioni e le strutture esistenti; per evitare sovrapposizioni e dispersioni di fondi, il corpo interverrà su richiesta e in base alle esigenze, fornendo sostegno alla capacità locale.

La Commissione ha già avviato consultazioni con le parti interessate e, entro la fine dell'anno, lancerà ufficialmente una consultazione generale: essa intende, inoltre, continuare a vagliare le possibilità e le eventuali forme di collaborazione con gli operatori interessati; effettuerà, infine, una valutazione sul rapporto costo-benefici e sull'impatto sociale al fine di individuare i settori in cui il corpo potrà operare.

Nel 2011, proclamato anno europeo del volontariato, alcune delle idee finora elaborate verranno sperimentate tramite azioni pilota. Per l'anno seguente è prevista una proposta legislativa.

 

Il Corpo volontario europeo di aiuto umanitario si inserisce, con lo scopo di ampliarle, tra le attività già compiute dalla Direzione Generale ECHO (Servizio di Aiuto Umanitario della Commissione Europea): creata nel 1992, con mandato definito dal Regolamento (CE) n° 1258/96, la DG ECHO ha il compito di portare assistenza e soccorso alle vittime delle catastrofi naturali o dei conflitti al di fuori dell'Unione Europea. Questo aiuto è direttamente orientato verso le popolazioni in condizioni disastrose, senza distinzione di razza, religione o di opinione politica.

La DG ECHO non interviene direttamente sul campo, ma adempie al proprio mandato erogando finanziamenti a circa 200 partner che comprendono organizzazioni non governative, agenzie delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali quali il Comitato internazionale della Croce Rossa, la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e alcune agenzie specializzate degli Stati membri dell'UE.

Dal 1992, la DG ECHO si è spesa nell'aiuto d'urgenza e di ricostruzione nelle regioni in crisi in più di 85 Paesi nel mondo appellandosi ai suoi partners. Il budget annuale gestito dalla DG ECHO è di più di 700 milioni di euro.