Conferenza "Med 2015 - Rome Mediterranean Dialogues": la Fondazione Anna Lindh rilancia il ruolo del dialogo interculturale all'interno delle politiche di sicurezza nel Mediterraneo
Dal 10 al 12 dicembre 2015 si è tenuto, a Roma, la Conferenza “Med 2015 - Rome Mediterranean Dialogues", organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) sul tema delle politiche comuni di sicurezza nel Mediterraneo. In particolare, l'evento, intitolato "Beyond Turmoil, a positive Agenda", si è concentrato sulla risposta politica da dare alle attuali sfide dello scenario Mediterraneo, diventato l'epicentro del disordine internazionale (IS, estremismo violento, immigrazione, ecc.). Hanno partecipato alla conferenza numerosi esponenti politici, tra cui Federica Mogherini, Alto Rappresentante UE per gli affari esteri e la sicurezza, Nabil El Araby, Segretario generale della Lega Araba, Sergej Lavrov, Ministro degli esteri russo.
All’incontro di Roma ha partecipato anche la Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture. Il Presidente della Fondazione Élisabeth Guigou ha invitato i partecipanti a sviluppare una strategia alternativa per contrastare la radicalizzazione nella regione e costruire una nuova agenda politica. Guigou ha sottolineato che, sebbene le strategie militari siano necessarie per combattere il terrorismo, è tuttavia indispensabile implementare politiche alternative e di lungo periodo. A tal proposito, la Fondazione ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione con partner giovani, donne e uomini, per costruire una nuova narrazione nella regione. Nel 2016, essa lancerà infatti un programma di azione su scala regionale incentrato proprio sui giovani e caratterizzato da ampi investimenti nei settori della comunicazione, formazione e advocacy, ed espanderà il programma "Young Arab Voices", inaugurato nel 2011 in collaborazione con il British Council, volto ad amplificare la voce dei giovani della regione (attraverso l’uso di media e l’organizzazione di dibattiti pubblici).
La Fondazione Anna Lindh per il dialogo interculturale promuove la conoscenza, il rispetto reciproco e il dialogo interculturale tra i popoli della regione euromediterranea, lavorando attraverso un network composto da circa 3000 organizzazioni della società civile presenti in 43 Paesi. La Fondazione è co-finanziata dall'Unione Europea (10 milioni di euro) e dai suoi Stati membri (6 milioni di euro).