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Durante l’incontro del 28 e 29 aprile 2015, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha adottato una decisione che riafferma la sua inequivocabile opposizione alla pena di morte in ogni luogo e circostanza, osservando molto favorevolmente la tendenza globale che va verso l’abolizione della pena di morte in tutti i paesi del mondo. In tale ottica, il Comitato dei Ministri ha reiterato il suo obiettivo di creare in Europa una zona libera dalla pena di morte.
L’unico paese membro del Consiglio d’Europa che non ha ancora adottato nel suo ordinamento nazionale un provvedimento giuridico che abolisca la pena di morte è la Russia. Tuttavia nel paese è in vigore una moratoria sull’esecuzione della pena capitale. Il Comitato dei Ministri ha, quindi, sollecitato la ratifica del Protocollo n. 6 della Convenzione Europea sui diritti umani relativo all'abolizione della pena di morte e la definitiva abolizione.
Allo stesso modo, il Comitato ha incoraggiato tutti gli Stati che non lo hanno ancora fatto a ratificare in tempi brevi il Protocollo n. 13 alla Convenzione Europea relativo all’abolizione della pena di morte in tutte le circostanze.
Il Comitato ha infine espresso una nota di preoccupazione per i paesi che ancora comminano ed eseguono pene capitali. Si è ancora una volta voluta richiamare l'attenzione delle autorità di tali paesi affinché si impegnino ad adottare una moratoria come primo passo verso l’abolizione della pena di morte e a rispettare gli standard internazionali minimi, in particolare: non comminare la pena di morte a persone con malattie mentali e disabilità intellettuali, non segretare eventuali decisioni sulla comminazione ed esecuzione della pena capitale e non eseguirle senza previa comunicazione ai familiari e agli avvocati dei condannati.
6/5/2015