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30/10/2017
Sede del Consiglio d'Europa, Strasburgo (Francia).
© Consiglio d'Europa

Consiglio d'Europa: il Ministro della Giustizia Orlando firma la Convenzione sulla tutela dei beni culturali

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato, il 24 ottobre 2017, assieme alla Vice Segretaria Generale del Consiglio d’Europa Gabriella Battaini-Dragoni, la Convenzione CoE adottata a Nicosia il 19 maggio scorso e finalizzata al contrasto del traffico illecito di beni culturali attraverso strumenti di diritto penale.

L’obiettivo della nuova Convenzione è quello di rafforzare la tutela dei beni culturali attraverso il potenziamento della cooperazione internazionale nella lotta contro i reati che distruggono il patrimonio mondiale. Il nuovo strumento, che costituisce l’unico trattato internazionale dedicato specificamente all’incriminazione del traffico illecito di beni culturali, stabilisce diverse infrazioni penali, tra cui il furto, gli scavi illegali, l’importazione e l’esportazione illegali, nonché l’acquisizione e la commercializzazione dei beni così ottenuti. Riconosce inoltre come reato la falsificazione di documenti e la distruzione o il danneggiamento intenzionale dei beni culturali.

Oltre all’Italia hanno firmato la Convenzione Grecia, Portogallo, Cipro, Slovenia, Armenia, Ucraina e San Marino. E’ stata, inoltre, firmata dal Messico, essendo aperta alla firma di tutti i Paesi del mondo.

Sul tema, il Consiglio dei Ministri ha licenziato, il 23 dicembre 2016, un  nuovo disegno di legge di delega, approvato dalla Camera dei Deputati il 22 giugno 2017 e attualmente all’esame del Senato, dedicato al rafforzamento delle azioni di prevenzione e contrasto, anche a livello internazionale, del traffico illecito di beni culturali, attraverso l’introduzione di nuove fattispecie di reato quali il delitto di traffico illecito di beni culturali, e la predisposizione di un armonico ed efficace quadro normativo di tutela penale del patrimonio culturale, finora frammentato in una pluralità di fattispecie secondarie sparse nell’ordinamento. Il disegno di legge prevede, altresì, l’adeguamento del sistema sanzionatorio alla gravità dei traffici illeciti di beni culturali, nonché il potenziamento degli strumenti investigativi per perseguire più efficacemente i reati contro il patrimonio culturale.