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9/6/2015
Fotografia di un'insegna con la scritta "Conseil de l'Europe" con delle bandiere sovrastanti di alcuni degli stati membri.
Consiglio d'Europa

Consiglio d'Europa: rapporto del Commissario per i diritti umani relativo alle attività del 2014

È disponibile online il rapporto del Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muižnieks, relativo al 2014. Nel rapporto, oltre alla descrizione delle attività svolte nel 2014 quali visite, missioni e monitoraggio, il Commissario presenta un’analisi della situazione dei diritti umani nell'area del Consiglio d'Europa, citando con particolare preoccupazione sia eventi contingenti sia tendenze generali che minano il sistema di promozione e protezione dei diritti umani. In particolare, il Commissario fa riferimento a:

- le morti nel mar Mediterraneo: migliaia di migranti, molti dei quali, richiedenti asilo, hanno perso la vita mentre cercavano di raggiungere l’Europa per scappare da conflitti, persecuzioni e povertà.

- la crisi umanitaria in Ucraina: le valutazioni geopolitiche sul conflitto divampato nella parte orientale del paese hanno spesso oscurato le grave situazione che la popolazione civile ha sofferto, specie i gruppi più vulnerabili tra cui profughi, bambini, anziani e persone con disabilità.

- il deterioramento della situazione dei diritti umani in Azerbaijan, soprattutto riguardo alla persecuzione e detenzione a cui sono stati sottoposti molti difensori dei diritti umani, specie coloro che sono impegnati nella diffusione di informazioni a livello internazionale sulle violazioni dei diritti umani.  

Oltre a tali circostanze specifiche, il Commissario mette in evidenza una tendenza più generale ma altrettanto preoccupante che riguarda molti paesi dell’area del Consiglio d’Europa. Si tratta della crescente pressione delle autorità su organizzazioni non governative e media: attacchi fisici, minacce, intimidazioni, così come campagne di diffamazione e applicazioni improprie di leggi per combattere gli estremismi o i discorsi di incitamento all’odio, sono spesso usati come strumenti per colpire i giornalisti e gli attivisti delle ONG. Questo trend, afferma il Commissario, ha delle conseguenze molto gravi anche nel lungo periodo, visto il ruolo che la stampa, i mezzi di informazione e le organizzazioni non governative svolgono all’interno di una società democratica; essi sono infatti attori fondamentali per l'esercizio della libertà di espressione e per la promozione e protezione dei diritti umani.

Tra le altre tematiche trattate nel rapporto vi sono anche internet e i diritti umani, i diritti umani per le persone LGBTI, la protezione dei diritti umani in tempi di crisi economica, i diritti umani delle persone Rom.