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8/3/2022

Consiglio per i diritti umani: Bachelet chiede il cessate il fuoco in Ucraina

Su richiesta dell’Ucraina, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, già riunito nella 49esima sessione ordinaria, si è consultato a Ginevra nella giornata di giovedì 3 marzo per redigere una risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Ucraina a seguito dell’aggressione russa.

In questo contesto, l’Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet ha constatato che l’attacco militare russo ha aperto un nuovo e pericoloso capitolo nella storia del mondo, in quanto le operazioni militari si stanno intensificando, con incursioni sulle principali città del Paese fino alla capitale. Ha inoltre reso noto ai partecipanti i numeri del conflitto, che includono 227 morti e 525 feriti, specificando che la maggior parte dei decessi tra i civili è stata causata dall’uso di artiglieria pesante in aree densamente popolate.

Il rappresentante permanente della Russia a Ginevra Gennady Gatilov ha invece messo in discussione le motivazioni di quanti hanno condannato le azioni russe, dichiarando che la pace e prosperità dell’Ucraina, così come le vite dei civili ucraini non rientrano nei loro interessi.

Al contrario, il ministro per gli Affari Esteri dell’Ucraina Emine Dzhaparova ha confermato i report di esplosioni a Kiev e la conquista, da parte dei russi, del porto di Kherson, decretando che gli unici responsabili del conflitto sono riconducibili ad un gruppo di criminali di guerra che si pongono al di sopra del diritto internazionale.

Victor Madrigal-Borloz, esperto indipendente delle Nazioni Unite sui diritti umani e portavoce della Commissione che coordina le procedure speciali, ha inoltre espresso preoccupazione per il rispetto della libertà d’espressione in Russia, sottolineando gli arresti arbitrari di più di 7.000 persone alle proteste pacifiche contro la guerra.