Corte penale internazionale: Germain Katanga condannato per crimini di guerra e crimini contro l’umanità
Con la sentenza pubblicata il 7 marzo 2014 concernente il caso The Prosecutor v. Germain Katanga, la Corte penale internazionale (CPI) ha ritenuto colpevole l’imputato per il crimine contro l’umanità di omicidio e per i crimini di guerra di omicidio, attacco contro la popolazione civile, distruzione di proprietà e saccheggio. I fatti oggetto della condanna riguardano l’attacco contro il villaggio di Bogoro, nel distretto di Ituri della Repubblica Democratica del Congo (RDC), avvenuto il 24 febbraio 2003 ad opera delle milizie Ngiti.
La responsabilità di Katanga è stata accertata ai sensi dell’articolo 25(3)(d) dello Statuto di Roma ovvero in ragione del suo contributo alla commissione dei crimini perpetrati dalle milizie Ngiti. Pienamente a conoscenza dei piani criminali dei miliziani di colpire la popolazione di etnia Hema presente nel villaggio di Bogoro, Katanga ha infatti agito da intermediario tra i fornitori di armi e munizioni e i gruppi paramilitari, garantendo a questi ulltimi anche altre forme di supporto logistico e organizzativo.
Non è invece stata dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza di Katanga per il crimine contro l’umanità e il crimine di guerra di stupro e violenza sessuale, e il crimine di guerra di impiego di fanciulli di età inferiore ai 15 anni nelle ostilità, capi di imputazione per i quali l’imputato è stato quindi assolto.
Sulla determinazione della condanna e sulle forme di riparazione a favore delle vittime, la Camera di primo grado si pronuncerà in seguito. La sentenza di condanna può essere attaccata in appello sia dal Procuratore sia dall’imputato entro 30 giorni dalla sua data di emissione.