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Il 21 marzo si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1966 con la Risoluzione A/RES/2142 (XXI) per spronare la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La data commemora la brutale uccisione di 69 persone durante una manifestazione pacifica contro l'apartheid, perpetrata dalla polizia a Sharpeville, in Sud Africa.
Il tema di quest'anno, "Youth standing up against racism", impegna il pubblico attraverso la campagna #Fightracism, al fine di promuovere una cultura globale di tolleranza, uguaglianza e anti-discriminazione. La campagna è stata lanciata per la prima volta nel 2009 in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, e l'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha esteso la campagna su base annuale nel 2019.
L'anno 2020 ha visto un massiccio attivismo giovanile contro l'ingiustizia razziale. Nonostante il difficile contesto della pandemia Covid-19, i giovani hanno mostrato il loro sostegno alle marce del 2020 "Black Lives Matter", che hanno attirato milioni di manifestanti in tutto il mondo.
La pandemia Covid-19 ha avuto un forte impatto sui giovani, compresi quelli appartenenti a minoranze. Molti sono ora alle prese con un aumento della discriminazione razziale, oltre a gravi interruzioni della loro istruzione, prospettive di lavoro diminuite e limitata capacità di partecipare alla vita pubblica, che ostacola il loro empowerment individuale e sociale.
18/3/2021