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Raccomandazioni del Comitato sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) agli Stati Uniti per affrontare la discriminazione razziale

Nazioni Unite, Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, logo
© Nazioni Unite

Il 15 giugno il Comitato sull'eliminazione della discriminazione razziale delle Nazioni Unite ha esortato gli Stati Uniti ad avviare immediatamente riforme strutturali per porre fine alla discriminazione razziale e rispettare i suoi obblighi, ai sensi della Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale.

Nella sua dichiarazione ufficiale il Comitato sollecita gli Stati Uniti al pieno rispetto della Convenzione ratificata nel 1994 e ad assicurare che la morte di George Floyd venga indagata scrupolosamente, i presunti responsabili perseguiti e, se giudicati colpevoli, puniti con sanzioni commisurate alla gravità del crimine.

Il Comitato raccomanda in aggiunta, una maggiore vigilanza da parte del governo degli Stati Uniti sulla cattiva condotta della polizia ed investigazioni accurate sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia, in particolare durante le proteste pacifiche in atto. Inoltre, invita il governo degli Stati Uniti ad intensificare i suoi sforzi per proibire ed eradicare la profilazione razziale e l’abuso di potere degli ufficiali della polizia nei confronti delle persone appartenenti a minoranze etniche e razziali.

Il governo degli Stati Uniti è chiamato a riconoscere pubblicamente l’esistenza di una discriminazione strutturale nella società americana e a provvedere all'attuazione di riforme volte ad eliminare la discriminazione nelle forze di polizia e nel sistema di giustizia penale. Infine, risulta necessaria ed essenziale un’ampia divulgazione della Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale nella formazione ed educazione degli agenti delle forze dell’ordine. 

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