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23/5/2022

Guerra in Ucraina: OMS raccoglie prove sugli attacchi della Russia alle strutture sanitarie ucraine

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta portando avanti un’investigazione sui presunti attacchi militari della Russia alle strutture sanitarie ucraine.
Secondo quanto affermato dall’Organizzazione al momento si sarebbero verificati più di 200 attacchi ad istituti sanitari di tutta l’Ucraina. Tuttavia, questi dati non sarebbero rappresentativi degli effettivi danni e, secondo quanto affermato da Kiev, la Russia sarebbe colpevole di più di 400 aggressioni ad ospedali e strutture sanitarie dall’inizio dell’offensiva il 24 marzo.

Il direttore del settore delle emergenze dell’OMS Mike Ryan e il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa, hanno affermato che è responsabilità di entrambe le parti coinvolte in un conflitto evitare di attaccare le strutture sanitarie del paese avversario. Inoltre, Ryan ha aggiunto: “Gli attacchi deliberati ad ospedali ed altri istituti sanitari rappresentano una violazione del diritto umanitario internazionale e pertanto si classificano come crimini di guerra in ogni situazione”.

La Russia continua a contrapporsi alle accuse di crimini di guerra provenienti dall’Ucraina e dalle altre nazioni occidentali e ad affermare di non avere come obiettivo degli attacchi i civili. Tuttavia, a seguito delle prove raccolte, i paesi membri dell’OMS starebbero valutando l’approvazione di una risoluzione a sfavore della Russia che comporterebbe la chiusura di uno degli uffici principali dell’organizzazione a Mosca. La risoluzione comprende anche misure più drastiche come la rimozione della Russia dal Consiglio Globale delle Agenzie Sanitarie (UN global health agency's board) e il congelamento temporaneo del suo diritto al voto.
La bozza della risoluzione segue una richiesta formale proveniente dall’Ucraina e firmata da 38 altri paesi membri dell’OMS.