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29/6/2020

Il governo degli Stati Uniti attacca la Corte Penale Internazionale minando la sua indipendenza giudiziaria

La decisione del governo degli Stati Uniti di colpire e sanzionare singoli funzionari della Corte penale internazionale (Cpi) è un attacco diretto all'indipendenza giudiziaria dell’istituzione e alla sua imparzialità nelle procedure penali che potrebbe compromettere l’accesso alla giustizia da parte delle vittime, affermano gli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite.

In seguito alla decisione del 5 marzo 2020 della Camera di appello della Corte dell’Aja con la quale è stata autorizzata l’indagine della Procura sui possibili crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Afghanistan dal 2003, l’11 giugno Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo 13928 per autorizzare sanzioni economiche, congelamento dei beni e restrizioni di viaggio contro i membri della Corte penale internazionale (Cpi) direttamente coinvolti nell'indagine sui soldati e ufficiali dell’intelligence statunitensi.

L’Amministrazione Trump aveva già ammonito nel dicembre del 2019 la Corte per l’avvio di indagini per possibili crimini commessi in Cisgiordania, a Gerusalemme est e a Gaza.

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno dichiarato che “l’uso unilaterale di azioni contro giudici e dipendenti pubblici internazionali costituisce una grave violazione non solo dei loro privilegi e dell'immunità, ma anche di un ventaglio più ampio di diritti, in particolare, la violazione del divieto di punizione per azioni che non costituiscono atti criminali quando commessi, il diritto a un processo equo, il diritto alla libertà di movimento e i diritti alla privacy e alla vita familiare". Inoltre, “queste minacce costituiscono ingerenze che limitano l’indipendenza della Corte penale internazionale e che potrebbero avere ripercussioni negative sui difensori dei diritti umani, le organizzazioni della società civile ed i rappresentanti delle vittime i quali potrebbero sentirsi scoraggiati dal collaborare con la Corte e, di conseguenza, impedire alle vittime di crimini atroci di accedere alla giustizia”.

Nel link sottostante è possibile accedere al comunicato completo.