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31/8/2011
Colombe, simbolo di pace, liberate nei pressi della moschea di Hazrat-i-Ali, Afhanistan, nella giornata internazionale della pace, che ricorre il 21 settembre.
© UN Photo/Helena Mulkerns

Incontro con gli europarlamentari sui corpi civili di pace europei. Trieste, giovedì 1 settembre 2011

Nel quadro del percorso verso la Marcia per la pace Perugia-Assisi, che si terrà domenica 25 settembre, il Comitato pace convivenza e solidarietà "Danilo Dolci" promuove un incontro con gli europarlamentari Debora Serracchiani (Italia) e Ivo Vajgl (Slovenia) sull'istituzione dei Corpi civili di pace europei.

L'iniziativa si svolgerà giovedì 1° settembre 2011 presso la Sala consiliare delle Provincia a Trieste.

Si tratta di un incontro propedeutico alla collaborazione sovranazionale della Tavola Interconfinaria per la Pace, una sorta di gruppo europeo di collaborazione transfrontaliera tematico e informale, composto da enti locali e associazioni già riunitosi a Sgonico/Zgonik, San Dorligo/Dolina in Italia, a Buje in Croazia e a Koper/Capodistria in Slovenia.

Le motivazioni per l'incontro con i due europarlamentari prendono origine dalle posizioni opposte, emerse lo scorso anno dai governi sloveno e italiano sulla questione Israelo-Palestinese, e dalla proposta di Nobel per la pace ad Emergency avanzata da Vajgl e dall'europarlamentare italiano Pino Arlacchi, per quanto realizzato dall'ONG italiana in Afghanistan. Poiché la situazione in Afghanistan, Palestina e altrove nel mondo, richiede un autonomo coinvolgimento della società civile atto a prevenire e mitigare i conflitti, diviene importante riuscire a costituire i Corpi civili di pace europei per disporre di uno strumento idoneo ad intervenire quando le crisi internazionali o interne sfociano in conflitti o in interventi armati.

Per la predisposizione dell'incontro con Serracchiani e Vajgl, sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Langer di Bolzano alcuni documenti, che sintetizzano il percorso verso i Corpi civili di pace avviato da Alexander Langer nell'ambito del Parlamento Europeo, dopo il "Verona forum sui Balcani" al tempo del conflitto nell'ex Jugoslavia.