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7/2/2022

Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere: pubblicato il rapporto “Intelligenze artificiali, lavoro di piattaforma e uguaglianza di genere”

L’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE) ha pubblicato il rapporto “Intelligenze artificiali, lavoro di piattaforma e uguaglianza di genere”. Il rapporto analizza le opportunità e le sfide per l'uguaglianza di genere che si sono create nell’attuale mercato del lavoro, influenzato dalle Intelligenze Artificiali (IA) e dal lavoro su piattaforma (la cosiddetta gig economy).
Il rapporto utilizza una prospettiva di genere per valutare tre aspetti principali: le trasformazioni del mercato del lavoro legate alle IA, le condizioni e i modelli di lavoro delle donne e degli uomini impegnati nel lavoro sulle piattaforme e le politiche nazionali ed europee per regolare il lavoro sulle piattaforme.

Il rapporto dimostra che l’utilizzo delle IA incorre nel rischio di bias di genere e discriminazione algoritmica, creando nuovi modi di riprodurre gli stereotipi di genere e la violenza di genere nel mercato del lavoro. Queste tendenze sono esacerbate dalla grande disparità di genere tra i professionisti delle IA, dove sono prevalentemente gli uomini a progettare, codificare, ingegnerizzare e programmare le IA.

L'espandersi dei modelli di lavoro su piattaforma ha facilitato l’entrata e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, ma presentano delle criticità. Sia per uomini che per donne la flessibilità del lavoro su piattaforma è minore e spesso si riscontrano condizioni di lavoro ingiuste e discriminatorie. Inoltre, il carico di lavoro domestico (carework) persiste nell’essere gestito in maniera spropositata dalle donne, in aggiunta al lavoro retribuito.

Il rapporto urge l’Unione Europea e gli Stati Membri a creare risposte politiche e normative adeguate. Bisogna assicurare la protezione e la dignità dei lavoratori impegnati nella “gig economy” e impegnarsi nel regolamentare l’uso delle IA nel mondo del lavoro, conducendo valutazioni di impatto di genere delle nuove tecnologie e creando percorsi educativi per evitare pregiudizi.