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30/1/2013
Quattro giovani ragazze di una scuola del Kashmir, India, mentre leggono.
© UNESCO/Françoise Pinzon Gil

L’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite elogia il rapporto della Commisione Verma sulla violenza contro le donne in India

Alto Commissario per i diritti umani, Navy Pillay, ha accolto con favore il rapporto presentato il 25 gennaio 2013 dalla Commissione Verma, come base innovativa per la lotta contro la violenza nei confronti delle donne in India.

La Commissione è stata istituita dal governo indiano in seguito all’ennesimo atto di violenza sessuale di gruppo accaduto lo scorso 16 dicembre 2012 nei confronti di una giovane ventitreenne indiana. La Commissione è presieduta dall'ex Presidente della Corte suprema indiana, Jagdish Sharan Verma, ed è composta da altri due membri: il giudice Leila Seth, ex Presidente della Corte Suprema dell'Himachal Pradesh, e Gopal Subramanian, ex procuratore generale dell’India.

Il rapporto, redatto in soli 29 giorni, si caratterizza per la completezza e la conoscenza della materia: esso contiene non soltanto suggerimenti sulle vigenti disposizioni penali in materia di violenza sessuale sulle donne, ma apre nuovi orizzonti, a partire da una definizione ampia di stupro, che include, ad esempio, lo stupro coniugale, la violenza domestica e lo stupro degli omosessuali. Inoltre, nel rapporto si formulano le seguenti raccomandazioni:

  • gli agenti di polizia devono registrare tutti i casi di stupro denunciati, garantendo pene adeguate;
  • i reati quali stalking e voyeurismo dovranno essere puniti con pene detentive;
  • il protocollo relativo alle visite mediche effettuate da vittime di stupro deve essere meno umiliante per le vittime di violenza;
  • è necessario migliorare l'educazione sessuale nelle scuole e nella comunità, ed emanare nuove disposizioni di legge e riforme elettorali per garantire che le persone accusate di reati penali non possano ricoprire cariche politiche.

L'Alto Commissario ha riconosciuto al governo indiano di aver già adottato alcune misure urgenti per contrastare questo fenomeno, tra cui la creazione di tribunali preferenziali (fast-track), e ha esortato tutti i leader politici del Paese a dare una rapida attuazione alle raccomandazioni presenti nella rapporto Verma.