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3/1/2013
Navi Pillay, Alto Commmissario delle Nazioni Unite per i diritti umani
© UN Photo

L’Alto Commissario per i diritti umani esorta l'India a cambiamenti fondamentali necessari a combattere la violenza contro le donne

In un comunicato del 31 dicembre 2012, l'Alto Commissario per i diritti umani, Navi Pillay, ha lanciato un messaggio di forte preoccupazione per la violenza sessuale di gruppo subita da una giovane ventitreenne indiana su un autobus il 16 dicembre 2012.

Navy Pillay osserva che questo è solo l’ultimo di una lunga serie di casi di violenza sulle donne perpetrati in India e sostiene che questo è un grave problema del Paese che colpisce donne di qualsiasi casta o classe sociale, e per questo sono necessari provvedimenti e soluzioni a livello nazionale.

A questo riguardo, l’Alto Commissario ha accolto con favore l'annuncio del Governo di voler istituire una Commissione d'inchiesta sulla sicurezza pubblica delle donne a Delhi e di incaricare un gruppo di esperti al fine di rivedere il quadro legislativo dell'India sulla violenza contro le donne.

L’India ha ratificato nel 1993 la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (1979) e più recentemente è stata oggetto di esame da parte del Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne.

Nel 2007, proprio in relazione al fenomeno della violenza contro le donne, il Comitato nelle sue osservazioni finali aveva raccomandato all’India di ampliare la definizione di stupro nel suo codice penale in modo da riflettere la realtà degli abusi sessuali nei confronti delle donne e di eliminare l'eccezione di stupro coniugale dalla definizione stessa. Il Comitato aveva raccomandato al Governo indiano di tenere in considerazione nel suo processo di riforma delle leggi in materia di stupro e abusi sessuali i gruppi di donne e attivisti che combattono perché cessi questa violenza dilagante contro le donne.

L'Alto Commissario conclude incoraggiando il Governo indiano ad un’ampia consultazione con la società civile e propone di invitare il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne a visitare il Paese affinchè questi possa sostenere ed incentivare un cambiamento decisivo nella garanzia della sicurezza e il rispetto dei diritti delle donne.