diritti umani

La Turchia Approva la “Legge sulla disinformazione”: giorno nero per la libertà d’informazione online

Immagine di copertina raffigurante un microfono incatenato, a simboleggiare gli attacchi e le minacce contro la libertà dei media in Europa. Rapporto annuale 2019 "Democrazia a rischio: minacce e attacchi contro la libertà dei media in Europa", Piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti
© Consiglio d'Europa

Per rafforzare il controllo dell’esecutivo sulle piattaforme social e sui portali d’informazione il parlamento turco ha approvato, il 12 ottobre 2022, la cosiddetta “Legge sulla disinformazione” che criminalizza la condivisione di fake news.


Dopo anni in cui il governo turco ha aumentato il controllo sull’informazione, questa nuova misura viene avanzata a ridosso delle elezioni e autorizza ulteriormente la censura e riduce gli spazi delle voci critiche al regime.


Le disposizioni che regolano la circolazione di informazioni sicure sono di carattere del tutto vago e determinano delle condanne fino a 3 anni per un solo retweet di una fake news. In maniera dettagliata, la nuova legge prevede che chiunque diffonda informazioni false relative alla sicurezza interna ed esterna, all’ordine pubblico, alla salute, che venga diffusa con il solo scopo di creare incertezza o paura subirà una condanna da un anno a tre anni di carcere.


La legge prevede inoltre che, chiunque compia questo reato omettendo la reale identità dell’utente, la pena sarà aumentata dalla metà.

Collegamenti

Parole chiave

libertà d'espressione diritti umani Turchia comunicazione Libertà di stampa