A A+ A++
31/7/2020
Famiglia Cakchiquel nel villaggio di Patzutzun in Guatemala (1993)
© UN photo/John Isaac

La pandemia COVID-19 e l’impatto sulle persone indigene con disabilità

In Nepal, l’emergenza sanitaria COVID-19 ha colpito severamente le popolazioni indigene e in particolare le persone indigene con disabilità. Nuove parole sono state inventate per tradurre termini quali “quarantena”, “auto-isolamento”, “disinfettante” e “distanziamento sociale”. Inoltre, la situazione è stata ancora più complicata per le persone indigene con disabilità in quanto, avendo bisogno costantemente di aiuto, non sono state in grado di seguire le raccomandazioni sulla salute alla lettera e tutto ciò ha provocato in loro molta preoccupazione. In particolare, le donne indigene con disabilità hanno dovuto affrontare numerose discriminazioni e violenze.

Le popolazioni indigene costituiscono circa un terzo della popolazione totale del Nepal e le loro esigenze specifiche devono quindi essere affrontate in modo da tener conto delle loro culture diverse. Infatti, quando le autorità hanno annunciato il lock-down, le persone indigene non hanno potuto ottenere le informazioni necessarie su questo virus nelle lingue native, locali e dei segni poiché le campagne pubbliche sul COVID-19 non erano ancora state tradotte adeguatamente.

Nonostante le numerose difficoltà, alcune organizzazioni, tra cui la National Indigenous Disabled Women Association del Nepal stanno diffondendo informazioni preziose sul COVID-19 e fornendo cibo e servizi igienici ad alcune comunità.