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29/4/2011
Il Segretario Generale incontra Pál Schmitt, Presidente delle Repubblica d'Ungheria nella stanza degli Specchi, Palazzo Sándor, a Budapest il 18 April 2011.
© UN Photo

Le Nazioni Unite e la Libia raggiungono un accordo per una presenza umanitaria a Tripoli

Lo scorso 19 aprile il Segretario Generale dell'ONU, Ban-Ki-moon, ha annunciato che gli inviati delle Nazioni Unite in Libia hanno raggiunto un accordo con le autorità per istituire una presenza umanitaria nella capitale Tripoli. "È assolutamente necessario che le autorità libiche smettano di combattere, e di uccidere persone", ha detto Ban-Ki moon durante una conferenza stampa congiunta a Budapest con il Presidente ungherese Pál Schmitt, ribadendo che la prima priorità consiste nel raggiungere un cessate il fuoco immediato ed efficace; la seconda priorità, ha aggiunto, è quella di estendere l'assistenza umanitaria delle Nazioni Unite alle persone bisognose.

Quasi mezzo milione di persone ha lasciato il paese nelle recenti settimane da quando sono scoppiati gli scontri tra le forze governative e gli insorti; mentre sono circa 330.000 le persone sfollate a causa dei disordini cominciati all'inizio di quest'anno.

L'accordo per stabilire una presenza umanitaria a Tripoli è stato raggiunto nel corso di una visita nella capitale da parte del Vice Segretario Generale dell'ONU per gli affari umanitari Valerie Amos e l'Inviato Speciale del Segretario Generale, Abdel Elah al-Khatib.

Anche a Bengasi, città in mano agli insorti, le Nazioni Unite hanno già stabilito una presenza umanitaria.

Durante la loro visita, il Vice Segretario Generale e l'Inviato Speciale dell'ONU hanno incontrato gli alti funzionari governativi, compresi il Primo Ministro Mahmoud Al-Baghdadi e il Ministro degli Esteri Abdel Ati Al-Obeidi. I due inviati hanno ribadito la forte condanna da parte della comunità internazionale dell'uso della forza contro i civili e hanno esortato le autorità libiche a fermare immediatamente gli attacchi militari contro tutte le parti del paese, soprattutto a Misurata, dove si ritiene che le condizioni siano molto pesanti, e a facilitare la consegna dell'assistenza umanitaria a tutti i bisognosi.

Ban Ki-moon ha avvertito la scorsa settimana che, secondo lo scenario peggiore, ben 3.6 milioni di persone potrebbero eventualmente richiedere l'assistenza umanitaria, sottolineando la necessità di mobilitare tutti i mezzi a disposizione della comunità internazionale, compresi i militari, per ottenere aiuti per coloro che ne hanno bisogno.

Le Nazioni Unite e i suoi partner hanno lanciato un appello per raccogliere 310 milioni dollari per fornire assistenza umanitaria alle persone colpite dalla crisi in Libia. Finora hanno ricevuto il 41 per cento dei finanziamenti necessari.