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28/6/2016
Votazione del Consiglio di Sicurezza della risoluzione 1820 che condanna lo stupro e lo definisce vera e propria arma di guerra.
© UN Photo/Paulo Filgueiras

Nazioni Unite: Italia eletta tra i nuovi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza

Il 28 giugno 2016, a seguito della votazione svoltasi all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sono stati eletti 5 dei 10 membri non permanenti presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2017-2018.

I Paesi eletti sono: Bolivia, Etiopia, Svezia, Kazakistan, Italia-Olanda. A seguito delle cinque votazioni che hanno visto contrapporsi Italia e Olanda senza che nessuna delle due ragiungesse il quorom valido per l'elezione, le missioni diplomatiche dei Paesi hanno raggiunto il compromesso, decidendo di dividersi un anno per uno il seggio come membro non permanente in Consiglio di Sicurezza per il biennio 2017-2018. Si tratta di un'evenienza molto rara: accadde per la prima volta nel 1955 con Yugoslavia e Filippine.

Il seggio viene dunque assegnato all’Italia per un anno, a distanza di quasi dieci anni dal precedente (biennio 2007-2008), in un momento particolarmente delicato e ricco di responsabilità: dalla crisi dei migranti alla lotta al terrorismo, dalla Libia alla Siria, dal cambiamento climatico alla situazione dei diritti umani sono numerose e complesse le sfide con le quali l'Organizzazione delle Nazioni Unite è chiamata a confrontarsi.

Dal 1 gennaio 2017, i 5 nuovi membri non permanenti sostituiranno gli uscenti Spagna, Nuova Zelanda, Angola, Venezuela e Malesia. Rimangono per il 2017 Egitto, Giappone, Ucraina, Senegal e Uruguay, oltre i 5 Paesi con un seggio permanente.

Previsto nell’art. 7, par. 1 della Carta, tra gli organi principali delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza è composto da 15 membri, di cui 5 permanenti (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) e 10 eletti ogni due anni dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nell’elezione dei membri non permanenti, l’Assemblea deve tenere in considerazione il contributo dei membri dell’ONU al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali e agli altri fini dell’Organizzazione e il criterio dell’equa distribuzione geografica. Al Consiglio di Sicurezza è attribuita la responsabilità principale del mantenimento della pace sulla base del sistema di sicurezza collettiva.