Nazioni Unite: il Consiglio di Sicurezza adotta la risoluzione 2538 che invita a rafforzare il ruolo delle donne nel peacekeeping
Il 28 agosto 2020 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una nuova risoluzione sul tema Donne Pace e Sicurezza, specificamente dedicata alla partecipazione delle donne nel peacekeeping.
La risoluzione 2538 (2020) invita gli Stati Membri, il Segretariato delle Nazioni Unite e le organizzazioni regionali a promuovere una piena, efficace e significativa partecipazione delle donne, civili e in uniforme, nelle operazioni di peacekeeping a tutti i livelli, incluse le posizioni di leadership.
A tal fine incoraggia a sviluppare strategie e misure per la diffusione di informazioni relative all’accesso ad opportunità di impiego e formazione per il personale femminile, lo sviluppo di una banca dati nazionale di personale femminile formato e disponibile per la nomina e il dispiegamento, nonché l’identificazione e l’abbattimento di barriere nel reclutamento.
Invita il Segretario generale a perseguire l’attuazione della Strategia di sistema sulla parità di genere e la Strategia per la parità di genere per il personale in uniforme 2018-2028. Incoraggia, inoltre, la cooperazione tra gli Stati membri per lo scambio di buone pratiche, e con le organizzazioni regionali e sub-regionali per accrescere la loro partecipazione e ruolo.
Prevede la garanzia di un ambiente di lavoro sicuro e sensibile alle questioni di genere per le donne impegnate in operazioni di peacekeeping, che preservi da minacce e violenza nei loro riguardi, esortando il Segretariato e i paesi contributori a fornire infrastrutture adeguate per le donne nelle missioni, tenendo conto delle loro esigenze specifiche nonché delle richieste in materia di sicurezza e privacy.
Riafferma anche il sostegno alla politica di tolleranza zero rispetto ad ogni forma di molestia sessuale e chiede al Segretario generale di intensificare gli sforzi per prevenire e affrontare le molestie sessuali nell'ambito delle operazioni di peacekeeping, in stretta collaborazione e consultazione con gli Stati membri.
Chiede, infine, di facilitare le opportunità di networking e di sviluppare reti sostenibili tra le passate, presenti e future donne peacekeepers, al fine di favorire lo scambio di esperienze e informazioni sulla partecipazione alle operazioni che possa essere di ispirazione per altre donne.